La commissione europea ha comunicato un investimento da 910 milioni di euro nel Fondo europeo per la difesa, il cosiddetto FED, con l’obiettivo di creare una industria del settore che sia forte e innovativa. Come si legge su miragenews, Bruxelles mira a colmare il divario con gli eserciti degli altri continenti soprattutto in quanto a capacità e innovazione, andando anche a creare un connubio fra scienza e industrie.
Una novità importante è che per la prima volta anche le industrie della difesa dell’Ucraina possono essere associate ai progetti del FED. Si tratta di una chiara conferma circa la cooperazione fra l’industria di Kiev e quella europea, di modo da promuovere dei legami sempre più interconnessi fra le due realtà, rafforzando nel contempo gli obiettivi comuni legati alla sicurezza e all’innovazione.
UE, 910 MILIONI DI EURO IN PROGETTO PER LA DIFESA: SU COSA SI INVESTIRÀ
Si tratta di investimenti che sono perfettamente in linea con il piano di riarmo dell’Unione Europea 2030, e che di recente ha visto la Germania venire meno al patto di stabilità interna proprio con l’obiettivo di accrescere gli investimenti per quanto riguarda la propria difesa. Fra i progetti su cui ha deciso di investire l’Ue in quanto a difesa spicca senza dubbio quello denominato Small UAS, ovvero, lo sviluppo di sistemi aerei avanzati basati sull’intelligenza artificiale, un progetto totalmente ucraino a conferma delle sinergie di cui sopra.
C’è poi il progetto ENGRTII, un consorzio di ben 45 aziende con l’obiettivo di creare la prossima generazione di aerei ad ala rotante entro il 2030, mentre con il progetto Eurosweep si punterà a dare vita ad un sistema europeo ed autonomo di dragaggio delle mine. Il prossimo step, come riferisce ancora miragenews, sarà quello di vagliare i vari progetti che saranno presentati tramite appositi bandi, con l’obiettivo di firmare degli accordi entro la fine del 2025.
UE, 910 MILIONI DI EURO IN PROGETTO PER LA DIFESA: IL COMMENTO DI KUBILIUS
Andrius Kubilius, Commissario per la Difesa e lo Spazio, ha commentato la decisione dell’Ue di investire 910 milioni di euro per la difesa del proprio territorio, spiegando che tutte le varie proposte selezionate avranno l’obiettivo di sviluppare sistemi di difesa, come ad esempio quelli senza pilota (dei velivoli), e che garantiranno alle forze armate dell’Europa di rispondere alle crescenti minacce globali e quindi di proteggere i cittadini europei, rafforzando così la difesa collettiva e supportando i partner come l’Ucraina nella difesa da aggressioni straniere.
In totale sono stati presentati ben 299 proposte derivanti da 25 stati membri con l’aggiunta della Norvegia. Di questi progetti, più di un terzo, precisamente il 38 per cento, proviene da piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante delle proposte, per un finanziamento ricevuto pari al 27 per cento del totale messo a disposizione dall’Ue. Infine l’Ue fa sapere che sui 910 milioni di euro circa destinati alla difesa, 539 sono stati assegnati a progetti per lo sviluppo delle capacità mentre 360 milioni alla ricerca.