L'esenzione IVA sulle merci importate con valore inferiore ai 150 euro resta: l'UE ha salvato Shein e Temu che stanno invadendo il mercato comunitario
Dallo scorso febbraio in cui la Commissione UE aveva proposto per la prima volta di abolire l’esenzione IVA sulle merci acquistate online con valore inferiore a 150 euro alla giornata di ieri in cui la proposta ha ottenuto un fermo e chiaro “no” da parte dei ministri raccolti a Bruxelles, il passo è stato breve e l’esito è solamente che piattaforme a bassissimo costo come Shein e Temu sono libere di continuare ad aggirare abilmente le norme comunitarie: il tema è importante perché proprio grazie all’esenzione IVA le piattaforme – specie quelle cinesi, ma non solo – hanno messo in piedi un vero e proprio meccanismo truffaldino di false dichiarazioni per evitare di pagare le imposte doganali.
Partendo dai dati – certamente importanti per capire l’eventuale portata dell’abolizione dell’esenzione IVA -, la stessa Commissione lo scorso anno sono state importate dai paesi asiatici (con le due piattaforme citate prima al primissimo posto, unitamente ad Aliexpress) circa 4,6 miliardi di merci – ovvero 12 milioni al giorno – dichiarate sotto i 150 euro, raddoppiate rispetto al 2023 e triplicate se guardiano al 2022: merci che – peraltro – in larga parte non rispettano neppure le normative sulla sicurezza dei consumatori (si pensi agli abiti di Shein contaminati con il piombo) imposte dell’Unione Europea.
Come se non bastasse – dicevamo già prima – l’ipotesi è che una buona parte di quei 4,6 miliardi di merci fossero anche superiori ai limiti per far scattare l’esenzione IVA: il meccanismo più comune è quello di dichiarare falsamente un valore inferiore ai 150 euro in modo che le Dogane – oberate di controlli – lascino passare il pacco senza ulteriori approfondimenti; ma non mancano neppure i siti che frammentano una singola spedizione in più pacchi in modo che tutti siano inferiori alla soglia dell’esenzione IVA pur avendo un solo destinatario e superino anche gli eventuali controlli.
Salta lo stop all’esenzione IVA sulle merci inferiori ai 150 euro: favorevoli Italia e Francia
Già a febbraio la Commissione aveva provato a muovere le primissime ipotesi relative ad una sospensione dell’esenzione IVA per alcune merci, proponendo anche di intensificare i controlli doganali per individuare le merci pericolose e le eventuali false dichiarazioni: la prima votazione del pacchetto sul quale von der Leyen contava di avere una maggioranza solida – però – non è andata come pronosticato e il testo è stato rigettato dalla maggioranza dei ministri che erano stati richiamati a Bruxelles.
Dall’alta parte – e questo è un aspetto certamente positivo -, oggi si è riunito il consiglio Ecofin al quale sono intervenuti Italia, Francia, Spagna e Irlanda per discutere sulla nuova riforma fiscale che dovrebbe interessare l’intera Unione Europea con un via libera – largamente pronosticato – che ha riacceso anche i riflettori sull’esenzione IVA con Parigi e Roma che si sono dette favorevoli ad un’ipotetica soppressione della norma: un successo importante per von der Leyen e per la riforma che ora ha ottenuto il parere positivo di due delle principali economie europee.