L'Unione Europea boccia il piano energia e clima dell'Italia e raccomanda nuovi incentivi per le auto elettriche chiedendo di aumentare le tasse sulla Co2
L’Unione Europea continua a spingere per la transizione ecologica, chiedendo nuovi provvedimenti per incentivare l’acquisto di auto elettriche chiedendo anche di accelerare i processi di riconversione degli immobili e sul miglioramento di gestione dei rifiuti. Nonostante il passo indietro compiuto recentemente da molti paesi sugli obiettivi green che sembrano essere irraggiungibili in tempi brevi, la Commissione prosegue con le indicazioni per le misure necessarie a raggiungere il target della riduzione del 90% delle emissioni.
Ha chiesto infatti, di colmare le lacune evidenziate nei singoli Pniec, cioè i piani nazionali energia e clima che ogni governo è tenuto a presentare per definire quali sono le proprie politiche in materia ambientale. In particolare le raccomandazioni sono arrivate per quei paesi che non sono stati giudicati positivamente, tra questi c’è anche l’Italia che è stata bocciata su alcuni aspetti e provvedimenti definiti insufficienti, che riguardano principalmente le soluzioni adottate per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Ue boccia l’Italia sul piano clima: “Troppa dipendenza dai combustibili fossili, servono più incentivi per le auto elettriche”
L’Ue dopo aver valutato il piano nazionale per l’energia ed il clima dell’Italia, suggerisce al governo di adottare nuove misure per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e contribuire al raggiungimento dei target di transizione ecologica. Tra le raccomandazioni si propone una maggiore tassazione per i veicoli a benzina e diesel che producono più Co2, imponendo tarife aggiuntive per i mezzi di proprietà e quelli aziendali e contemporaneamente offrendo incentivi fiscali per l’acquisto delle auto elettriche.
Inoltre, viene chiesto un maggiore impegno nella ristrutturazione degli immobili, con la riconversione di case considerate inquinanti al modello green, che prevede tra gli altri requisiti, il passaggio dai sistemi di riscaldamento tradizionali a gas all’elettrico con pompe di calore e maggiori garanzie sulla corretta gestione dei rifiuti e delle certificazioni sull’uso del suolo. Come sottolinea il quotidiano La Verità, tutto ciò comporterebbe notevoli sforzi economici e sacrifici, che vanno in contrasto con l’annunciata flessibilità delle regole da parte della Commissione, anche perchè, è stato anticipato un aumento dei controlli, che potrebbero intervenire anche sulle decisioni di bilancio dei singoli paesi.