Uno studio, condotto da un team dell’Institute of Health Equity dell’University College guidato da Michael Marmot, ha rivelato che nel Regno Unito le disuguaglianze sanitarie hanno causato oltre un milione di morti premature nel decennio a partire dal 2011. Le cause più comuni sono cancro, problemi cardiaci e altre malattie, tra cui di recente anche il Covid-19, non prevenute o non curate nel modo adeguato poiché i pazienti non avevano disponibilità economiche.
Il rapporto, come illustrato nel dettaglio dal Guardian, ha rilevato che tra il 2011 e il 2019, 1.062.334 persone sono morte prima di quanto avrebbero fatto se avessero vissuto in aree più ricche. Nel 2020 i decessi prematuri sono stati altri 151.615, di cui secondo l’autore Peter Goldbatt 148.000 sono da attribuire alle misure di austerità attuate dal governo di coalizione a partire dal 2010. “È un fallimento politico scioccante”, ha commentato Michael Marmot. “Soltanto gli Stati Uniti stanno facendo peggio”.
Uk, disuguaglianze sanitarie hanno provocato un milione di morti in 10 anni: lo studio
Gli autori dello studio sulle disuguaglianze sanitarie nel Regno Unito puntano dunque il dito contro la politica. “Il nostro Paese è diventato povero e malsano, ci vivono poche persone ricche e sane. Le persone si preoccupano della propria salute, ma questa si sta deteriorando, con la loro vita che si accorcia, senza che abbiano alcuna colpa. Il Governo può scegliere di dare priorità alla salute di tutti, o no. Attualmente non lo sta facendo”, ha aggiunto Michael Marmot.
Anche altri rapporti confermano questo aspetto. È emerso dai dati che il miglioramento dell’aspettativa di vita nel Paese si è bloccato, con il rallentamento maggiore che si registra nelle aree più povere, ed è diminuito per le donne nel 10% di queste ultime. Inoltre, è stato scoperto che le stime sugli anni di vita sana, ovvero il periodo di tempo in cui qualcuno vive senza problemi di salute, sono peggiorate nel Regno Unito rispetto ai paesi dell’Unione Europea. Un’inversione di trend sembra ora indispensabile.