Immigrazione Uk, i dati statistici mostrano ingressi ai minimi storici grazie alle restrizioni che il precedente governo aveva introdotto nel 2023
Uk, le misure per ridurre l’immigrazione stanno funzionando, secondo quanto pubblicato dall’ufficio nazionale di statistica, i dati, riportati anche in un articolo del Financial Times, hanno mostrato una netta diminuzione del numero di stranieri che sono arrivati con un visto di lavoro.
Contemporaneamente si sta verificando anche un aumento di circa l’11% in più rispetto al 2022, degli studenti che dopo aver conseguito la laurea in Gran Bretagna, sono tornati nei rispettivi paesi di provenienza. Tutto ciò è avvenuto grazie alle restrizioni imposte da governo sull’assunzione di dipendenti stranieri e sul visto da concedere a chi ha da poco concluso il ciclo di studi universitari.
In particolare ad aver giocato un ruolo fondamentale, sono state le regole che erano state introdotte alla fine del 2023 dal vecchio governo, che aveva imposto il divieto per gli operatori socio sanitari di far entrare nel paese anche i loro familiari, così come la stessa norma era stata applicata agli studenti dall’estero con visti a lungo termine. Questo ha portato, ad un fenomeno di emigrazione, soprattutto delle persone che avevano ottenuto il permesso per essere poi impiegate nel settore della sanità subito dopo l’emergenza pandemica.
Uk, nuove regole per i visti di studio e lavoro, immigrazione scende ai minimi storici dal 2017
Immigrazione in calo in Uk per effetto delle leggi del 2023 che, per arginare gli arrivi di lavoratori stranieri aveva imposto regole e divieti riguardo il personale sanitario e gli studenti. I numeri confermano un dimezzamento degli ingressi e allo stesso tempo un aumento dell’emigrazione di chi, dal 2022 in poi, aveva richiesto il visto per studio o per lavoro.
La previsione per il futuro è che questo fenomeno continuerà con la stessa tendenza, visto che il governo Starmer ha già annunciato un inasprimento delle stesse misure, estendendole anche alle aziende.
Il piano infatti prevede di stabilire una soglia minima di salari per evitare il lavoro sottopagato, nuovi limiti alle autorizzazioni di ingresso per badanti e operatori socio sanitari e una graduale chiusura ai visti per operai generici o poco qualificati.
Inoltre, chi è già presente sul territorio come studente, dovrà affrontare un iter burocratico più complicato rispetto al passato, prima di ottenere il permesso di soggiorno, con esami e certificazioni di lingua inglese obbligatori e requisiti più rigorosi per richiedere la residenza nel Regno Unito.