In futuro non troppo lontano si potrebbe rischiare di finire in carcere violando le norme green. A voler prendere questa direzione è il Regno Unito, dove fa discutere una proposta che tra l’altro divide pure i conservatori. Stando a quanto riportato da la Verità, in Uk si sta valutando l’introduzione di una norma con sanzioni, multe e persino la reclusione per chi non ristruttura il proprio immobile sotto il profilo energetico. Inoltre, potrebbe consentire ad un ente nazionale di attivare o spegnere, e di conseguenza controllare, le apparecchiature di ogni casa britannica. Il disegno di legge in questione si chiama Energy Bill e sostiene che le norme sulla prestazione energetica possano “comportare reati penali”.
Inoltre, le persone potranno essere perseguite anche per aver fornito “false informazioni” in merito all’efficienza energetica o per aver ostacolato un’autorità di controllo. La proposta allo studio è a dir poco draconiana, un vero problema per chi non potrà rendere le sue abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico semplicemente perché non può permetterselo economicamente. Peraltro, questa norma, se dovesse passare e quindi essere effettivamente introdotta, rappresenterebbe un precedente per altri Paesi occidentali.
IN GERMANIA IMPIANTI RISCALDAMENTO ALIMENTATI PER 65% DA RINNOVABILI
Il governo di una delle economie più avanzate del pianeta sta valutando seriamente di mandare in galera chi non rende la sua abitazione a zero emissioni o, nella migliore delle ipotesi, di chiedere una sanzione di 15mila sterline in uno dei momenti più complicati per l’economia delle famiglie non solo inglesi. Se la legge venisse approvata, secondo la Verità, ci sarebbe il rischio di una sferzata alla direttiva sulle case green in Europa. A tal proposito, in Germania è stata votata una legge controversa, pensata per eliminare in modo graduale i sistemi di riscaldamento a gas e petrolio.
La legge sull’energia degli edifici vuole aumentare gradualmente la quantità di fonti energetiche rinnovabili usate per generare calore nelle case e negli altri edifici. Quindi, entro il primo gennaio 2023 gli impianti di riscaldamento nuovi in edifici vecchi e nuovi dovranno essere alimentati per almeno il 65% da energie rinnovabili. Di fatto, entro pochi mesi molte famiglie saranno costrette a installare impianti fotovoltaici, eolici, geotermici o a biomasse. Un salasso inevitabile.