Il Giovedì Santo, con l’Ultima Cena, rappresenta una delle giornate più importanti della Settimana Santa, ovvero la settimana in cui la religione Cristiana celebra gli ultimi giorni di vita di Gesù. In particolare apre quello che viene definito il Triduo pasquale, i tre giorni della passione, morte e resurrezione di Cristo. Trattandosi di una festività mobile (chiamata così perché la sua celebrazione dipende dalla data in cui cade il giorno di Pasqua) il Giovedì Santo, nell’anno 2021, si celebra il giorno 1° aprile. Il Giovedì Santo coincide con la celebrazione dell’Ultima Cena, che viene ricordata attraverso la Messa in Cena Domini. Ma di cosa si tratta?
I quattro Vangeli ci raccontano che, dopo essere giunto a Gerusalemme, Gesù decise di passare la Pasqua ebraica (durante la quale viene ricordata la liberazione degli schiavi dall’Egitto e la cui data non coincide con la Pasqua Cristiana) con i suoi 12 apostoli, ovvero i discepoli che lo seguivano durante le sue predicazioni, nel Cenacolo. Dopo aver lavato loro i piedi (cosiddetto rito della Lavanda del piedi, oggi rievocato dal celebrante attraverso il lavaggio dei piedi ad alcuni fedeli), Gesù e i discepoli si sistemano a tavola. Qui Cristo rivela che uno di essi lo tradirà e lo condannerà a morte, la notizia lascia sgomenti gli uomini e impauriti nel non sapere quello che li attenderà. Celebre è il dipinto di Leonardo Da Vinci, denominato appunto L’ultima Cena, nel quale viene mostrato proprio il momento in cui gli apostoli, appresa la notizia, si osservano tra loro chiedendosi chi sarà il traditore. Durante l’Ultima Cena, inoltre, Gesù istituisce il sacramento dell’Eucarestia, il sacramento forse più importante per i Cristiani, ovvero il rito del pane e del vino divenuti corpo e sangue di Dio.
Ultima Cena, giovedì Santo: il rito
Per compiere il rito dell’Ultima Cena, Gesù prese un pezzo di semplice pane e, dopo averlo mostrato ai suoi discepoli e spezzato, disse che quel pane era il suo corpo che lui donava a tutti loro affinché ne potessero mangiare. Fece la stessa cosa con un calice di vino, simboleggiante il suo sangue, che lui spontaneamente offriva loro per liberarli dal peccato. Tutti i gesti che il Messia compie durante questa cena sono il simbolo di quello che sta per accadere, il sacrificio estremo che Gesù compirà per poter salvare gli uomini dai loro peccati, a testimonianza che solo attraverso l’amore donato agli altri si può arrivare alla Resurrezione. È sempre durante l’Ultima Cena che Gesù dona agli apostoli un nuovo Comandamento, il più importante di tutti: ama il prossimo tuo come te stesso. Un messaggio difficile, detto da chi è consapevole che, dopo poche ore, verrà condannato al martirio e alla croce, ma proprio per questo, ancora più ricco di significato. La messa del Giovedì Santo ripercorre le tappe di questa cena, attraverso alcune letture del Vangelo, il rito della lavanda dei piedi e dell’eucarestia. Sono molte le celebrazioni del Giovedì Santo in tutta Italia, il Santo Papa celebra questa Messa nella Basilica di San Pietro. E’ lui stesso, seguendo le orme di Gesù, a lavare i piedi dei più umili, degli ultimi. A Caltanissetta, in Sicilia, il Giovedì Santo si tiene la processione delle Vare, ovvero sedici statue che rappresentano la passione di Cristo, che vengono portate in processione per le vie del paese nel corso di tutta la notte. Infine, vi è la tradizione in alcune zone d’Italia di far visita, in questa occasione, ai sepolcri dei parenti e degli amici più cari.