Una forte esplosione si è verificata poco fa in Francia, precisamente in quel di Lione. In base alle informazioni trapelate in questi minuti sui media transalpini, ancora molto vaghe, un pacco bomba sarebbe stato fatto esplodere attorno alle ore 17:30 di questa sera, venerdì 24 maggio, in quel della nota città che sorge sul fiume Rodano. L’esplosione, stando ai dettagli raccolti dai colleghi francesi di 20minutes.fr, sarebbe avvenuta in rue Victor-Hugo, di fronte al negozio La Brioche Dorée. Le informazioni sono state successivamente confermate dalla prefettura del Rodano, anche se per il momento non sono stati forniti ulteriori dettagli. Secondo alcune indiscrezioni, come detto sopra, si tratterebbe di un attentato, visto che alcuni testimoni avrebbero visto un uomo lasciare un pacco bomba, anche se non è chiaro di quale matrice, se islamica, nazionalista, di estrema destra, sinistra, dei gilet gialli o di altro gruppo/movimento politico, o magari solamente di un cane sciolto. Si sa solo che al momento sarebbero sei le persone rimaste coinvolte, anche se le loro condizioni non sono chiare. Sul luogo dell’esplosione sono giunti pochi minuti dopo la chiamata i vigili del fuoco e la polizia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie. Berlusconi sul futuro di FI
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stato ospite stamane presso gli studi di Mattino 5 su Canale 5, in vista delle elezioni europee in programma domenica prossima. Il Cavaliere si è soffermato ovviamente sulla tornata elettorale imminente, ma ha anche parlato del futuro del suo storico partito che ha recentemente festeggiato i 25 anni di età. Pochi peli sulla lingua per il presidente di Forza Italia: «Io ho cercato un successore, ma i miei azzurri non li hanno mai ritenuti all’altezza di sostituirmi. Chi c’è che può paragonarmi a me per le cose fatte? Passeremo a Berlusconi che resterà da parte – ha proseguito – e ad un gruppo collettivo che porterà avanti FI, un partito attivo che si è rinnovato e sul territorio abbiamo bravissimi sindaci e assessori, oltre a ministri capaci. Dopo le Europee faremo emergere un gruppo capace di portare avanti Forza Italia». Obiettivo del leader di centro destra, far cadere il governo giallo-verde subito dopo il voto per le Europee: «Noi ci siamo dati due missioni, una in Italia ed una in Europa. Vogliamo mandare a casa questo Governo di litigiosi che fa molto male all’Italia, maglia nera dell’occupazione e degli investimenti. Non ci muoviamo, siamo fermi a quello che eravamo prima». Infine, sul suo ruolo europeo, Berlusconi sottolinea come il suo obiettivo sia quello di riportare l’Italia al centro, provando a cambiare l’Ue dall’austerità allo sviluppo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Trump e lo spiraglio per Huawei
Donald Trump torna a parlare della vicenda Huawei
, multinazionale cinese della tecnologia che è stata recentemente inserita nella lista nera dal governo degli Stati Uniti. Il Commander in chief sembra aprire uno spiraglio ad un accordo con la stessa azienda di Pechino, spiegando: «Huawei è qualcosa di molto pericoloso quando si guarda a quello che hanno fatto dal punto di vista della sicurezza, da un punto di vista militare. Molto pericoloso. Ma è possibile che Huawei sia incluso in un’intesa commerciale. Se abbiamo un’intesa, vedo Huawei incluso in un modo o nell’altro». Trump apre quindi dalla Casa Bianca ad un possibile nuovo accordo commerciale con la Cina, e non è ben chiaro se lo abbia fatto per tranquillizzare i mercati, o perché realmente intenzionato ad ammorbidire la propria posizione nei confronti di Pechino. All’orizzonte vi è la minaccia di altri 25% di dazi su 300 miliardi di dollari di beni cinesi importati in America, e dopo aver inserito Huawei sulla black-list, gli Stati Uniti starebbero pensando di fare altrettanto con alcune aziende della Cina che si occupano di video-sorveglianza. Qualcosa di simile era già stato fatto da Trump nei confronti della Zte, portata alla bancarotta e poi costretta a pagare una multa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie. Theresa May si è dimessa
Il primo ministro britannico Theresa May ha annunciato le dimissioni. Come già nell’aria da qualche giorno a questa parte, il premier inglese ha fatto un passo indietro, alla luce del fallimento della Brexit. In tre anni, infatti, il massimo rappresentante del governo britannico non è riuscito a raggiungere un accordo d’uscita che mettesse d’accordo il parlamento, di conseguenza ha preferito farsi da parte, lasciando anche la carica di segretaria dei Tory. La data ufficiale delle dimissioni sarà il prossimo 6 giugno, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, farà visita in UK. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata probabilmente l’offerta di un secondo referendum sulla Brexit, decisione che è stata fortemente contestata dai membri più anziani del suo partito. Ed ora partirà la caccia al suo sostituto, e fra i nomi più caldi vi è quello di Boris Johnson, ex ministro degli esteri molto sostenuto dal suo gruppo. Sullo sfondo resterà comunque l’incertezza legata alla Brexit, di conseguenza chi si prenderà la briga di divenire primo ministro, dovrà appunto essere in grado di trattare la spinosa questione “uscita” dall’Unione Europea, tutt’altro che semplice. Chi avrà il coraggio di succedere alla May? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Di Maio vs Salvini su abuso d’ufficio
Ultime notizie: a pochi giorni dalle elezioni europee, restano ai ferri corti le anime del governo gialloverde. Matteo Salvini propone l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e suscita l’irritazione di Luigi Di Maio che con un post su Facebook al vetriolo ha invitato testualmente l’alleato di governo a dire meno “stronzate” e a concentrarsi su temi di sostanza. La tensione tra Lega e M5s non ha mai raggiunto vette così elevate come in questi giorni, al punto che sembra complicato immaginare come questa animosità possa rientrare come nulla fosse dopo il 26 maggio. Solo il tempo dirà se questo governo ha futuro, ma ora non si direbbe…
Ultime notizie, sconfiggere la mafia in nome di Falcone
Il 23 maggio ricorre il ventisettesimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la loro scorta. Una commemorazione, quella svoltasi a Palermo, che ha visto la presenza tra gli altri del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il quale ha ricordato come la battaglia alla mafia, nel nome di Falcone, Borsellino e di tutti i magistrati uccisi, deve essere una battaglia di libertà che lo Stato deve ricordare di portare avanti ogni giorno affinché non si ripetano le tragedie che hanno pesantemente segnato il passato.
Ultime notizie, urla e chiesa piena a Monterotondo: Deborah non c’era
Presso la la chiesa di Santa Maria Vergine del Carmine a Monterotondo Scalo si sono svolti i funerali di Lorenzo Sciacquatori, il padre violento ucciso dalla figlia diciannovenne Deborah. La ragazza non era presente alle esequie, né vi erano la madre e moglie di Sciacquatori, vittima delle violenze dell’uomo e tratta in salvo proprio dalla figlia esperta di boxe. La folla in chiesa ha riservato anche applausi e urla di approvazione verso il feretro, omaggiandone dunque un ricordo molto diverso da quello di uomo spesso violento e ubriaco come invece emerso dai racconti familiari.
Ultime notizie, Parmigiano Reggiano: tesoro da proteggere
Un simbolo assoluto dell’eccellenza culinaria italiana potrebbe passare in mani francesi. Stiamo parlando del Parmigiano Reggiano e l’allarme è stato lanciato da Coldiretti. Il colosso alimentare Lactalis, infatti, sarebbe fortemente interessato all’acquisizione del marchio e alla relativa produzione del prodotto, che ha già assunto il controllo di importanti marchi della produzione alimentare nostrana come Galbani, Parmalat e Invernizzi. Un simbolo dell’italianità sta per finire tra le mani – per qualcuno addirittura “grinfie” – dei cugini d’Oltralpe?
Ultime notizie, agility che passione: l’Italia vince l’oro
Trionfo azzurro in Olanda ai Mondiali di agility dog. Le prove riservate ai cani di razza che devono essere in grado di portare a compimento difficili percorsi hanno regalato la medaglia d’oro agli addestratori italiani. Non è la prima volta che l’Italia in queste competizioni sale sul gradino più alto del podio: bella soddisfazione per il commissario tecnico Massimo Perla che ha messo insieme una squadra azzurra composta da 20 cinofili ma anche da ausiliari rivelatasi imbattibile nella rassegna iridata.