Il coronavirus ha provocato diverse morti in tutto il mondo anche a causa delle fake news o di pratiche di cure totalmente errate. E’ quanto accaduto nelle scorse ore in Iran, precisamente nella città di Shahriar, nella provincia della capitale Teheran. Come riferisce l’edizione online dell’agenzia Ansa, sei persone si sarebbero iniettante un farmaco spacciato per Remdesivir, con l’obiettivo di contrastare l’epidemia di covid-19. In realtà non si trattava della medicina suddetta e di conseguenza i “pazienti” sono poi deceduti. A far credere loro che si trattasse del Remdesivir, una banda di criminali composta da cinque membri, che vendevano dei falsi flaconi al prezzo di 450 milioni di rials ciascuno, all’incirca 2.100 euro, che è stata poi sgominata e arrestata. I 5 avevano già venduto ben 52 flaconi nella sola provincia di Teheran, di conseguenza, è scattata la caccia ai clienti. In Iran il coronavirus ha provocato 22.913 morti e infettato 397.801 persone. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Francia dimezza la quarantena
Come di consueto l’attenzione resta concentrata sull’andamento della pandemia da Covid 19: il bollettino della Protezione Civile di ieri riporta un lieve incremento del numero di contagi, che nelle ultime 24 ore sono stati 1.616 a fronte dei 1.597 registrati ieri. Intanto, secondo le stime della Johns Hopkins University, i positivi accertati hanno raggiunto il numero record di 28 milioni nel mondo, con circa 910.000 decessi. Gli Stati Uniti si confermano il Paese più colpito con oltre 6.000.000 di contagiati e quasi 192.00 vittime. Seguono in questa triste classifica India, Brasile e Russia. Fa scalpore anche la decisione presa dal comitato ministeriale israeliano per il coronavirus, che sta valutando un nuovo lockdown totale di due settimane dopo il drammatico picco dei casi che si è verificato in Israele nel corso della ultime settimane. La decisione dovrebbe essere convalidata domenica prossima dal governo.
Ultime notizie, Coronavirus: decisione che fa discutere in Francia
Un altro tema centrale è il dibattito internazionale sulla durata della quarantena: dopo la decisione della Francia di dimezzare da 14 a 7 giorni la durata dell’isolamento per chi è risultato positivo al Coronavirus, anche l’Italia ed altri paesi europei si stanno interrogando per capire se sia opportuno o meno ipotizzare una riduzione della quarantena, portandola a 10 giorni. Il premier Conte afferma che si tratta di una valutazione molto delicata, da affidare in prima battuta gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico. Conte torna a rassicurare anche sul tema della riapertura delle scuole, sottolineando come lo Stato abbiamo predisposto la ripartenza delle lezioni garantendo ai ragazzi la massima sicurezza.
Ultime notizie, tamponi per docenti e collaboratori scolastici
Nel frattempo circa 500.000 tra docenti, amministrativi e collaboratori scolastici hanno effettuato il test sierologico per il Covid 19. Tra questi 13.000 sono risultati positivi (una percentuale pari al 2,6% del totale) e non potranno prendere servizio fino alla conferma di negatività al Coronavirus. Anche su questo fronte Giuseppe Conte afferma che si tratta di numeri gestibili, che non mettono in discussione la ripartenza delle scuole alla data prevista.
Ultime notizie, reinventare l’Italia
Il premier italiano, Giuseppe Conte, aggiunge che questo momento di difficoltà può essere sfruttato per reinventare l’Italia, affrontando le sfide che il lockdown ci ha portato. Infine Conte ribadisce che occorre coinvolgere Parlamento, opposizioni e forze economiche affinchè il Recovery Plan sia un piano nazionale e condiviso.