Dopo il richiamo di mercoledì della Commissione Ue, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha risposto alla lettera Ue. L’economista ha spiegato che «dal lato della spesa, il governo sta avviando una nuova revisione della spesa e riteniamo che sarà possibile ridurre le proiezioni di spesa per le nuove politiche in materia di welfare nel periodo 2020-2022». Ma scoppia il caso in seno al Governo, con il leader M5s Luigi Di Maio che ha spiegato: «La lettera preparata dal ministro Tria con la Lega? Il M5S non ne sa nulla. Non ce ne siamo occupati noi, non è stata condivisa con noi. Sicuramente noi non tagliamo le spese sociali, né il reddito né quota 100», riporta Adnkronos. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, con il rapporto Italia-Ue che si fa sempre più delicato e le dinamiche all’interno dell’esecutivo potrebbero influire. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Ultime notizie Napoli, chiude stabilimento Whirlpool
Chiude lo stabilimento Whirlpool di Napoli, con la conseguenza che il futuro dei 430 lavoratori che vi lavorano è a rischio. Furenti i sindacati, con la Fiom che ha fatto sapere in una nota: «E’ inaccettabile che gli impegni presi vengano disattesi in questo modo, a ogni cambio di management. È necessaria una presa di posizione del governo. Tutti gli stabilimenti del gruppo si sono fermati, con produzioni bloccate in tutto il gruppo». Una chiusura che è giunta senza preavviso, per certi versi molto simile a quanto capitato la scorsa settimana con la Mercatone Uno, le cui serrande si sono abbassate dalla sera alla mattina. Il tavolo al Mise fra l’azienda di elettrodomestici, la Fim Fiom e la Uilm, risulta essere sospeso: «Riteniamo la scelta da parte della Whirlpool di chiudere il sito partenopeo inaccettabile – dice Alessandra Damiani, segretaria nazionale Fim Cisl – c’è un piano industriale, circa 6 mesi fa insieme al governo, che prevede investimenti e rilancio di tutti i siti, Napoli compreso». I sindacati hanno annunciato una dura rappresaglia nel caso in cui non dovessero arrivare risposte nei prossimi giorni da parte dell’azienda. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Visco “Senza Ue, Italia povera”
Ignazio Visco, numero uno della Banca d’Italia, ha invitato il governo a non perdere di vista la retta via, che si chiama Unione Europea. Uscendo allo scoperto nelle scorse ore in merito alle sue Considerazioni finali che accompagnano la Relazione annuale di Bankitalia per il 2018, il governatore ha infatti spiegato: «Senza l’Europa saremmo più poveri». Secondo Visco la debole crescita dell’Italia degli ultimi 20 anni non è dovuta all’Unione Europea ne tanto meno all’euro: «perché tutti gli altri Stati membri hanno fatto meglio di noi». Visco ha toccato svariati argomenti, come ad esempio le difficoltà che sta affrontando il sud Italia, problema di certo non recente: «Ha risentito della doppia recessione più del resto del Paese – afferma il numero uno della banca centrale italiana – nelle regioni meridionali deve innanzitutto migliorare l’ambiente in cui le imprese svolgono la propria attività, in primo luogo con riferimento alla tutela della legalità. Ora servono – invita il governo – azioni di lungo respiro». Timore anche per gli istituti di credito, che secondo Visco sono «vulnerabili al ritorno di rischi macroeconomici: sostenere la crescita e allentare le tensioni sui mercati – sostiene – è cruciale». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)