E’ tornato in carcere Giuseppe Guttaduro, 70enne boss definito il “dottore di Cosa Nostra”. L’ex primario dell’ospedale civico di Palermo, considerato, come scrive TgCom24, un esponente di spicco della mafia siciliana, è stato coinvolto in passato nell’inchiesta sulle talpe alla Dda in cui fu indagato anche l’ex presidente siciliano Totò Cuffaro. Lo scorso 12 febbraio Guttaduro era stato arrestato ai domiciliari in quanto accusato di fare parte della famiglia di Roccella, e tra i destinatari dell’ordinanza vi era anche il figlio, Mario Carlo.
In seguito sono state effettuate ulteriori indagini da parte dei carabinieri del Ros da cui sono emersi ulteriori elementi che hanno permesso di ipotizzare diverse violazioni, riporta sempre TgCom24.it, agli obblighi di non comunicare con persone diverse da quelle che abitano con lui e la ricerca di canali di comunicazione riservati per interloquire con terzi, anche attraverso il ricorso ad applicazioni a suo dire non intercettabili. La Procura ha quindi ottenuto dal gip la sostituzione dei domiciliari con la custodia cautelare in carcere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro).
Ultime notizie Elezioni 2022: Bucci, Lagalla e Tommasi già eletti
Si sono chiuse alle ore 23:00 di ieri sera le votazioni per le elezioni comunali e i referendum. Alle ore 7:00 l’apertura dei seggi, a cui erano chiamati in totale quasi 9 milioni di elettori, che dovranno eleggere 971 nuovi rappresentanti amministrativi, oltre che decidere sui cinque quesiti dei referendum proposti. Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha votato a Palermo, dove ha la residenza: accompagnato dalla scorta, spiega l’agenzia Ansa nel suo sito online, si è recato al seggio 535. E proprio a Palermo si sono verificati dei disagi visto che al gong delle ore 7:00, erano decine i seggi che non erano ancora aperti o insediati a causa della rinuncia di numerosi presidenti. La situazione è poi tornata lentamente alla normalità. In quanto a risultati, diversi le situazioni già delineate, come ad esempio Bucci a Genova, già eletto per il centrodestra, quindi Lagalla a Palermo, altro candidato del centrodestra in forte vantaggio, e infine, la sorpresa Damiano Tommasi, ex calciatore che ha battuto il candidato di centrodestra a Verona.
Ultime notizie, guerra in Ucraina: nuovo appello del Papa
Papa Francesco ha tenuto il consueto Angelus ieri mattina in piazza San Pietro, e come sempre ha rinnovato l’appello alla pace, parlando della tragica guerra che da più di 100 giorni sta flagellando l’Ucraina. Il Pontefice, rivolgendosi ai fedeli presenti in Vaticano, ha rivolto il suo pensiero “alla popolazione ucraina afflitta dalla guerra. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata”, parole riportate dall’edizione online dell’agenzia di stampa italiana, Ansa. Il Santo Padre ha poi aggiunto e concluso: “Per favore non abituiamoci a questa tragica realtà, abbiamola sempre nel cuore, preghiamo e lottiamo per la pace”, invocando quindi che la guerra non provochi mai assuefazione.
Ultime notizie, 19enne uccide il padre a Sesto San Giovanni
Choc a Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano, dove un ragazzo di 19 anni ha ucciso il proprio padre. La vittima, un uomo di 57 anni, conviveva con il figlio in un’abitazione della nota cittadina in provincia di Monza, e a chiamare il 112 è stato lo stesso ragazzo. Sul luogo segnalato si sono recati i carabinieri del SIS, il medico legale, e i soccorsi, ma a nulla è valso l’interno di medici e infermieri, in quanto il 57enne è stato rinvenuto senza vita. La chiamata è giunta attorno alle ore 9:00 da un appartamento di via Saint Denis, dove i due convivevano, e il 19enne è stato trovato in stato di shock, con il cadavere del padre invece in camera da letto. “Correte, ho ucciso mio padre”, avrebbe detto alle forze dell’ordine. Ignote le cause che hanno portato a tale folle gesto.
Ultime notizie, Speranza: “Serve legge sul fine vita”
Il ministro della salute, Roberto Speranza, è intervenuto ieri ai microfoni de La Stampa trattando il caso di “Mario”, il marchigiano che chiede il suicidio medico assistito ma che si deve pagare il farmaco da se: “Una volta che la procedura di verifica del rigoroso rispetto delle condizioni individuate dalla Consulta sia stata completata – le parole dell’esponente di LeU – le strutture del servizio sanitario nazionale non possono assumere atteggiamenti ostruzionistici, né è ipotizzabile che i costi siano a carico del paziente”. Speranza ha poi specificato che: “La legge non è più rinviabile”. Al momento la legge è bloccata in Senato, e il ministro ha spiegato che non intende scavalcare alcun passaggio ma nemmeno ignorare la sentenza della Corte Costituzionale in merito alla non punibilità di chi aiuta un malato in condizioni irreversibili a morire.