Un enorme incendio è divampato questa notte, intorno alle tre, in un impianto chimico della società Lubrizol che produce additivi per lubrificanti, a Rouen, in Francia. Si tratta di un’azienda classifica come “Seveso”, in base alla direttiva europea che impone l’identificazione di siti a rischio. Sono più di 130 i vigili del fuoco impiegati sul posto, con il sito che è stato evacuato ed un cordone di sicurezza piazzato a 500 metri di distanza dall’impianto. Una densa colonna di fumo nero è visibile da diversi chilometri di distanza, e i residenti di dodici comuni limitrofi sono stati invitati a non uscire dalle proprie abitazioni, mentre le scuole sono rimaste chiuse coinvolgendo una zona in cui vivono 500mila persone. In base a quanto specificato dalla prefettura Seine-Maritime, le “analisi iniziali non hanno rivelato alcuna tossicità acuta”, invitando comunque la popolazione “a limitare le uscite allo stretto necessario”. L’incendio sarebbe scoppiato durante la notte fra mercoledì 25 e giovedì 26 settembre, per cause ancora da accertare.
Ultime notizie Gela: 70 arresti nella Stidda
Maxi blitz delle forze dell’ordine stamane, colpita la Stidda di Gela. I ribelli della mafia, responsabili di numerose azioni criminose come estorsioni, spaccio di stupefacenti e violenze varie, sono stati bloccati dalle autorità: 70 persone sono finite in manette, con l’aggiunta di un sequestro di beni pari a 35 milioni di euro. Arresti e perquisizioni non soltanto nel territorio siciliano ma anche al nord Italia, e precisamente a Brescia (in Lombardia), dove la pericolosa Stidda si era inserita tramite colletti bianchi all’apparenza innocui, in alcune aziende di intermediazione finanziaria. La Stidda era un’organizzazione criminale molto nota negli anni ’80, un clan composto da pastori, ladri e criminali vari che aveva come obiettivo quello di combattere la mafia ufficiale di Riina, ma commettendo a sua volta azioni criminose.
Ultime notizie terremoto Indonesia M 6.5
Terremoto di magnitudo 6.5 avvenuto nelle scorse ore in Indonesia. Il sisma ha colpito precisamente Ambon, città di circa 400mila abitanti capitale provinciale delle isole Molucche. La scossa ha provocato un morto e diversi feriti, anche se al momento non vi sono ancora stime ufficiali dei danni. La vittima sarebbe un professore che si trovava al lavoro presso l’Università islamica, quando l’edificio è crollato travolgendolo. Poche le informazioni in nostro possesso, e si sa solo che sono numerose le case e le attività sventrate, nonché le strade dissestate. Fra le strutture colpite, anche l’ospedale locale, che è stato obbligatoriamente evacuato, trasferendo i pazienti all’aperto, nel cortile adiacente. L’epicentro è stato rilevato in mare, a 33 chilometri da Ambon, mentre l’ipocentro, la profondità, a undici chilometri.