La guerra in Medio Oriente non si ferma neanche il giorno di Natale. Un raid israeliano, secondo le ultime notizie riportate da Ansa, ha causato 70 morti nel campo profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stato il ministero della Sanità controllato da Hamas. Diverse case sarebbero andate distrutte. “Il bilancio delle vittime probabilmente aumenterà, dato il gran numero di famiglie che risiedono lì”, ha affermato il portavoce Ashraf al-Qudra.
Sarah Netanyahu, la moglie del Premier israeliano Benjamin, intanto, ha rivolto un appello a Papa Francesco affinché interceda per gli ostaggi. “La prego di usare la sua influenza per chiedere il rilascio senza condizioni e senza indugio. Le chiedo anche di fare appello alla Croce Rossa di visitare tutti gli ostaggi e consegnare loro medicine vitali. Il suo intervento potrebbe far pendere l’ago della bilancia e salvare vite preziose”, ha scritto in una lettera.
Ultime notizie: l’omelia di Papa Francesco per Natale
Al centro dell’omelia di Papa Francesco per la messa di Natale c’è stato un messaggio di pace in relazione alle guerre che stanno distruggendo diverse zone del mondo, dall’Ucraina alla Palestina. “Il nostro cuore stasera è a Betlemme, dove ancora il Principe della pace viene rifiutato dalla logica perdente della guerra, con il ruggire delle armi che anche oggi gli impedisce di trovare alloggio nel mondo”, ha affermato il Pontefice a San Pietro.
È per questo motivo che ha invitato i fedeli a farsi portatori del bene quotidianamente. “Sempre torna l’immagine falsa di un dio distaccato e permaloso, che si comporta bene coi buoni e si adira coi cattivi; di un dio fatto a nostra immagine, utile solo a risolverci i problemi e a toglierci i mali”, ha spiegato. Per il Papa, “Lui, invece, non usa la bacchetta magica, non è il dio commerciale del ‘tutto e subito’; non ci salva premendo un bottone, ma si fa vicino per cambiare la realtà dal di dentro”.
Ultime notizie: incendio in un impianto di rifiuti a Roma
Un incendio è scoppiato a Malagrotta, nel secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti. A confermare quanto è accaduto è stata l’assessora capitolina ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, che si è subito recata sul luogo in cui sono divampate le fiamme nelle scorse ore.
Le cause del rogo sono ancora da chiarire, ma è probabile che il fuoco si sia acceso a partire da un silos. La nube di fumo è visibile anche ad ampia distanza dalla zona. I Vigili del Fuoco sono stati a lavoro per diverse ore per spegnere le fiamme. La Protezione Civile intanto ha raccomandato ai residenti dell’area circostante di “mantenere chiuse le finestre”. Non si registrano feriti o intossicati.
Ultime notizie: tensioni a Belgrado con la protesta dell’opposizione
In Serbia in migliaia sono scesi in piazza alla vigilia di Natale per protestare contro presunti brogli avvenuti durante le elezioni della scorsa settimana. È stato chiesto l’annullamento delle votazioni. Il corteo è degenerato in serata quando un gruppo di manifestanti armato di strumenti di fortuna come uova, bottiglie di plastica e pomodori ha tentato di irrompere all’interno del Municipio di Belgrado.
È stato necessario l’intervento della Polizia per sedare la rivolta, anche attraverso l’uso di gas lacrimogeni e urticanti. Almeno 35 dimostranti violenti, secondo quanto dichiarato dal presidente Vucic, sono stati arrestati con l’accusa di tentativo di assalto alle istituzioni. Diversi agenti di polizia sono rimasti feriti, due di questi in modo grave.
Ultime notizie: minacce di terrorismo in Slovacchia, un arresto
In Slovacchia un uomo è stato arrestato dopo avere minacciato di compiere una strage “come quella avvenuta all’Università di Praga” qualche giorno fa. È stato lui stesso ad avvertire i servizi di emergenza. Si tratta di un 64enne, che viveva nella città settentrionale di Zilina. Ora rischia un processo per avere provocato un allarme generale. Il reato in questione nel Paese prevede una pena massima di due anni di carcere.
L’allerta terrorismo intanto resta alta in tutta Europa in questi giorni di festa. Nel duomo di Colonia i reparti cinofili della polizia sono intervenuti alla ricerca di esplosivi a seguito dell’indicazione di un possibile attentato nella notte di Natale. Anche nel duomo di Santo Stefano a Vienna tutti i fedeli sono stati controllati prima dell’ingresso.