Una ragione per vivere e una per morire anima il pomeriggio di Rete 4 oggi, 3 agosto 2021, con inizio alle ore 16,22. Per gli amanti delle filmografie il regista del film nel 1970 diresse ‘La ragazza di nome Giulio’ con protagonista la bellissima Silvia Dioniso, nel 1973 di nuovo il Western lo vede protagonista dietro la cinepresa con ‘Il mio nome è Nessuno’ nel quale Terence Hill si trova al fianco del grande Henry Fonda, nel 1986 si alterna di nuovo tra le Colt e le bollenti lenzuola del film sexy italiano con la direzione di ‘Senza scrupoli’, una pellicola nella quale spicca un’attrice dimenticata, di grandissima bellezza, la talentuosa Sandra Wey. Nel cast di ‘Una ragione per vivere e una per morire’ troviamo un grande protagonista del genere, James Coburn nel ruolo del colonnello Pembroke e al suo fianco Bud Spencer nel doppio ruolo di Eli Sampson e del Colonnello Morrow. Se non fosse sufficiente nella parte del maggiore Ward compare il Tenente più amato degli anni ’70, Telly Savalas, sugli schermi noto come “Kojak”, il poliziotto che amava i lecca lecca.
Una ragione per vivere e una per morire, la trama del film
E ora soffermiamoci sulla trama di Una ragione per vivere e una per morire. Siamo nella seconda metà del IXX secolo e nell’America guerra di secessione, il colonnello Pembroke viene espulso con il marchio di traditore reo di non avere tenuto sino alla fine la presa salda nella difesa di Fort Holman, un episodio tra i mille di quella sanguinosa esperienza bellica. I guai per Pembroke non sono finiti: sospettato da alcuni soldati nordisti di avere compiuto un furto, l’ex comandante militare viene arrestato assieme a Eli Sampson, un banditucolo locale e condotto al forte nordista.
Quando il reggimento viene a conoscenza di chi ha portato nelle galere del fortino, su richiesta dello stesso colonnello gli viene affidato un gruppetto di uomini condannati a morte con l’incarico suicida di riscattare il proprio onore, recarsi al forte perduto e riconquistarlo senza nessuna regola o convenzione d’onore. Il messaggio è chiaro: il commando che si crea non ha nessuna carica militare, ma il solo scopo di osare la vita salvandosi da morte per impiccagione, libertà quindi legata alla riconquista dell’avamposto militare ora in mano ai sudisti. Ma la fame di vita è forte in quel commando disperato e, con alcune peripezie e tanta sagacia logistica e tattica di Pembroke, gli uomini riescono a entrare nel forte pronti per la sparatoria finale che consegnerebbe, in caso di successo, la libertà nelle loro vite.