Un’impresa da Dio va in onda dalle ore 21.20 di oggi, 19 maggio, su Italia 1. Il film, diretto dal regista Tom Shadyac, si configura a tutti gli effetti come uno spin-off del film Una settimana da Dio, girato nel 2003 e che ha visto come protagonisti Jim Carrey e Morgan Freeman. Il protagonista del film, Steve Carell, torna a vestire i panni di Evan Baxter, rivale della stessa emittente televisiva di Bruce Nolan nel film del 2003. Si tratta di un film comico, ma che finisce col far ridere nemmeno troppo. Di certo il paragone con il capitolo originale è del tutto a sfavore di quest’opera che in certi punti non fa che scricchiolare.
Un’impresa da Dio, la trama
La trama del film di Un’impresa da Dio ruota attorno alle vicende di Evan Baxter, ex anchorman di punta della emittente televisiva dove lavorava con Bruce Nolan. Evan adesso lavora al Congresso degli Stati Uniti d’America, dove è stato da poco eletto, cominciando così una nuova avventura. Tutto sembra scorrere e procedere per il meglio, fino a quando Dio non gli viene in apparizione e gli commissiona un nuovo incarico: costruire una nuova arca di Noè. Inizialmente Evan è decisamente reticente a questa particolare circostanza, poiché è consapevole del fatto che così facendo la sua carriera al Congresso potrebbe essere fortemente compromessa; tuttavia, decide di accettare.
Il suo corpo viene così messo al centro di una serie di cambiamenti sostanziali: egli, infatti, vede la sua barba ed i suoi capelli cominciare a crescere a dismisura, e viene vestito anche con una tunica proprio come quella del famoso patriarca biblico. La costruzione dell’arca, però, gli porta una serie di problemi: la sua famiglia, infatti, si oppone a questa circostanza. Tuttavia, conscio dei problemi che dovrà affrontare, Evan continua in ogni caso a costruire l’arca, cercando di finirla prima che avvenga l’alluvione predetta da Dio.
La polizia, comandata dal capo del Congresso che ha in mente una serie di illeciti per quanto riguarda lo sfruttamento illegale dei parchi e delle riserve, arriva fino a casa di Evan con l’intenzione di distruggere l’arca. Tuttavia, le cose non vanno come previsto: la rottura di una diga, infatti, provoca un conseguente allagamento della strada, e in questo modo l’arca arriva fino alla sede del Congresso. Evan a questo punto ha l’occasione di parlare con i giornalisti circa lo sfruttamento delle riserve naturali e dei parchi, portando così a compimento la missione che gli è stata affidata da Dio. Il fatto che lui possa parlare con i giornalisti si rivela essere decisivo: in questo modo, infatti, il capo del Congresso viene effettivamente indagato, facendo così giustizia e portando così allo scoperto tutti quelli che sono i suoi propositi negativi e malvagi. Evan ha così compiuto la sua missione e ha compiuto allo stesso tempo anche il volere di Dio, replicando così quanto fatto da Noè migliaia di anni prima degli eventi.