Viktoria Alme è una donna transgender che si muove ogni giorno sulla sedia a rotelle, scatenando l’indignazione di numerosi “veri” invalidi. Infatti, Alme non è disabile e non ha handicap fisici e, come ha affermato durante un programma norvegese che ha dato voce alla sua storia, soffrirebbe di un “disturbo dell’integrità corporea”. Alme nasce come Jorund Alme, un uomo normodotato che da qualche tempo si identifica come una donna affetta da disabilità. Secondo Genevieve Gluck sarebbe “analista senior del credito per la Handelsbanken di Oslo”.
Come ha spiegato Alme nel corso della trasmissione ‘Good Morning Norway’ andata in onda in Norvegia, ha “sempre desiderato essere una donna, paralizzata dalla vita in giù” e per questo motivo pur non essendo disabile utilizza quasi sempre una sedia a rotelle per spostarsi e per recarsi sul luogo di lavoro. Ha affermato di percepire una “dissonanza tra come percepisce se stesso” e “come funziona il proprio corpo”, che a tutti gli effetti non è realmente disabile. La sua storia ha suscitato ondate di polemiche tra donne realmente disabili, a cui il programma norvegese ha lasciato spazio per esprimere la propria rabbia.
Donna transgender si identifica come disabile: “insulto a chi non ha altra scelta”
Sentita in televisione, Alme ha spiegato che “nello stesso modo in cui vivo l’essere donna nel corpo di un uomo, sento che avrei dovuto essere paralizzata dalla vita in giù” e per questo motivo “la sedia a rotelle è un aiuto per me per funzionare nella vita di tutti i giorni, sia privatamente che al lavoro”. Ha ricordato che questa sua “dissonanza cognitiva” è nata quando era piccola, provando “invidia” verso un bambino che aveva dovuto spostarsi in carrozzina dopo un infortunio: “la mia reazione è stata di intenso interesse. Il mio cuore batteva forte, ero incredibilmente concentrato su di lui. Tutti si radunavano intorno a lui”. La moglie di Alme inoltre lavora con i bambini disabili, spesso in sedia a rotella, a cui dedica moltissima cura e attenzione.
Una storia che però ha destato rabbia e indignazione. Ospiti a loro volta di ‘Good Morning Norway’, la 18enne Emma Sofie Grimstad costretta in sedia a rotelle dalla sindrome di Guillain-Barré denuncia che la vicenda di Alme infierisce sulle persone “che non hanno questa scelta”. La 23enne Noomi Alexandersen, disabile affetta da una paralisi cerebrale che le impedisce di muovere il braccio e la gamba sinistra, denuncia che “mostrare una finta disabilità ridicolizza chi è costretto ad affrontare difficoltà reali su base giornaliera”, definendo l’“identità” di Alme un insulto verso la comunità dei disabili.