Una nuova, l’ennesima sparatoria negli Usa, questa volta nel West Virginia, dove un uomo ha aperto il fuoco sulla folla durante un party. A fermarlo non sono state le forze dell’ordine, ma una donna presente, che anch’essa armata ha estratto la sua pistola colpendo quindi a morte l’aggressore. La vittima aveva aperto il fuoco con un fucile semiautomatico contro la folla mentre si trovava a bordo della propria auto, sparando sulle persone durante un party in strada, e solo per un miracolo non ci è scappato il morto.
L’episodio, come è riportato dal sito dei colleghi di TgCom24.it, si è verificato nella serata di mercoledì in quel di Charleston, e a uccidere lo “sparatore” è stata proprio una partecipante allo stesso party, una festa di compleanno davanti ad un condominio, che era in possesso di regolare porto d’armi. Una vicenda che non fa altro che alimentare ulteriormente le polemiche sulle armi negli Stati Uniti, alla luce della strage di questa settimana presso una scuola elementare del Texas dove sono morti 19 bambini e due adulti.
UOMO SPARA SULLA FOLLA AD UN PARTY, UCCISO DA UNA DONNA: LA RICOSTRUZIONE
A compiere il folle gesto in questo caso non è stato un ragazzino, bensì il 37enne Dennis Butler, con dei precedenti penali, che era stato in precedenza invitato ad allontanarsi e a non parcheggiare nel posto dove si stava appunto celebrando la festa. L’uomo ha fatto per andarsene per poi tornare poco dopo armato di fucile semiautomatico Ar-15, un’arma che come scrive TgCom24.it è spesso usata nelle stragi in America.
Non ci ha pensato due volte ad aprire il fuoco nonostante la presenza di molti bambini, e allo stesso ha risposto una donna, la cui identità non è stata rivelata, ma che non aveva alcun addestramento ne esperienza nelle forze dell’ordine. “La donna è solo un membro della comunità che portava la sua arma legalmente”, le parole del portavoce della polizia, Tony Hazelett. “Invece di fuggire o mettersi al riparo, ha affrontato la minaccia e ha salvato diverse vite umane”.