Forte calo della natalità negli Usa. A discapito di quanto accaduto negli ultimi anni, con gli Stati Uniti che sono stati sempre considerati una nazione a forte crescita demografica rispetto invece al Vecchio Continente, nel 2020 si è verificata una frenata nella nascite anche oltre oceano, con la differenza fra nuovi venuti al mondo e decessi praticamente pari a zero: la popolazione Usa non è di fatto diminuita ma nemmeno crescita. Al di là del fatto che il 2020 è stato l’anno della terribile pandemia, il Corriere della Sera ricorda come il calo della natalità sia iniziato lentamente ormai da quasi 15 anni, precisamente dal 2007.
Dati che stanno facendo preoccupare anche perchè una tendenza negativa si era già manifestata negli Stati Uniti, ma era stata repentinamente invertita con una vigorosa ripresa delle nascite, ma questa volta non sta avvenendo e l’anno scorso la popolazione americana è cresciuta solo dello 0.35%. Un numero a cui guardano con timore gli amministratori di Biden, visto che lo sviluppo economico, da sempre cuore pulsante degli Usa, è ovviamente frenato se non c’è la crescita demografica.
CALO NATALITA’ USA, BIDEN VARA PACCHETTO DA 1.900 MILIARDI DI DOLLARI
Va letto il tale ottica il pacchetto di maxi sostegni proposto da Biden, ben 1.900 miliardi di dollari a favore di una politica di welfare massiccia, con le famiglie che riceveranno 250 dollari al mese per ogni minore a carico, e 300 se ha meno di sei anni.
Al momento si tratta di benefici che verranno erogati per un solo anno, ma vista la premessa di cui sopra circa il calo della natalità, quasi sicuramente verranno prorogati (divenendo probabilmente permanenti, come accade ad esempio già in Italia), e i Repubblicani non si opporranno, tenendo che il problema del calo delle nascite è bipartisan. Del resto l’unico altro modo per incrementare la popolazione degli Stati Uniti è quella di “favorire” l’immigrazione, tema quest’ultimo su cui il centrodestra Usa non sembra invece così permissivo come per il precedente intervento.