È una notizia che potrebbe – quasi – far sorridere quella che arriva dall’ospedale Parini di Aosta, non fosse che il dottor Gianluca Fanelli (peraltro responsabile del reparto di Radiologia e Neuroradiologia interventistica) ora potrebbe rischiare il suo posto di lavoro: la sua colpa – ha rivela lui stesso in una lettera di spiegazioni inviata alla dirigenza ospedaliera e ai quotidiani – è quella di aver utilizzato una delle tre tac del nosocomio per un esame d’urgenza al suo gatto che (spiega) era poco prima caduto dalla finestra facendo un volo potenzialmente mortale di ben sei piani.
A raccontare l’intera vicenda – giunta alle orecchie della dirigenza ospedaliera dalla segnalazione anonima di un collega – è, appunto, lo stesso medico di Aosta che nella sua lettera ha spiegato che “uno dei miei cinque gatti” era in gravissimo pericolo dopo la caduta a cui accennavamo già prima e dovendo prendere una decisione rapida per capire come intervenire lo scorso lunedì alle ore 20 l’ha portata con sé al nosocomio: lì – e precisa che in quel momento i macchinari “non erano in orario di servizio“, che non c’erano “pazienti urgenti” e che lui stesso non era “in timbratura” – ha sottoposto il gatto ad una tac “di pochi secondi“.
La spiegazione del medico di Aosta e la risposta dell’Usl: “Deciderà la Commissione disciplinare”
La buona notizia dietro a tutta questa vicenda è che – spiega sempre il medico di Aosta nella sua lettera – proprio grazie a quel tempestivo esame è stato in grado di eseguire “il drenaggio (..) dello pneumotorace” della gatta salvandole la vita; mentre nel testo è lui stesso a dirsi più volte dispiaciuto nei confronti dei “vertici dell’ospedale” se l’accaduto ha “comportato una violazione delle regole”, dicendosi pronto a “farmi personalmente carico” di qualsiasi “danno economico” che potrebbe aver generato.
Insomma, la vicenda è chiara ed innegabilmente le ragioni del medico di Aosta potrebbero essere anche considerate giustificate e giustificabili, ma dal conto suo il dirigente del nosocomio Massimo Uberti ci tiene a sottolineare in particolare “il danno d’immagine” cagionato alla sua azienda e ricordando che è pericoloso “portare animali” in ospedale e che ci sono delle “procedure” da rispettare; si è visto costretto a trasmettere l’accaduto “alla Commissione di disciplina” che nei prossimi giorni formulerà le “eventuali contestazioni” a carico del dottor Fanelli.