Usain Bolt sarà uno dei protagonisti della puntata di questa settimana di ‘Quelli della Luna’, lo show televisivo con Giampiero Mughini alla conduzione che racconta la storia dei campionissimi dello sport in tutte le loro sfaccettature. Il velocista giamaicano ha fatto la storia dell’atletica leggera abbattendo tutti i record dei 100 e dei 200 metri e mostrando una capacità di correre fuori dal comune. Quasi due metri d’altezza per quasi cento chili di peso, Bolt ha dimostrato come la potenza possa essere predominante rispetto all’agilità nelle corse veloci e i suoi record sono ancora imbattuti. Una infanzia difficile in Giamaica in cui il piccolo Usain dimostra già di avere doti fuori dal comune nella corsa, l’occhio sempre vigile della madre, ma i primi approcci con l’atletica mondiale sono difficili: a 18 anni è alle Olimpiadi di Atene 2004, poi ai Mondiali ma non riesce a sprigionare tutto il suo potenziale, che appare ancora acerbo. Ma la svolta è letteralmente dietro l’angolo e Bolt la sfrutta nel 2008.
USAIN BOLT L’UOMO DEI RECORD…
Le Olimpiadi di Pechino non rappresentano soltanto la svolta nella carriera di Usain Bolt, ma sono anche uno spartiacque nella storia dell’atletica leggera mondiale. La gara rimasta nella storia sulla pista cinese è quella dei 100 metri, con Bolt che abbassa il primato a 9’69”, ma con fare guascone rallenta vistosamente negli ultimi 30 metri, in cui gli si slaccia anche una scarpa. Clamoroso, e alcuni esperti pensano che senza l’esultanza finale avrebbe potuto fermare il cronometro ad uno stratosferico 9”52. Bolt abbatte anche lo storico primato di Michael Johnson sui 200 metri piani, dal 19”32 a 19”30, ma ciò che si è visto sulla pista di Pechino è stato impressionante. L’anno successivo ai Mondiali di Berlino l’aspettativa è enorme e Bolt riesce ancora a stupire, fissando i nuovi primati sui 100 e i 200 metri piani, ancora imbattuti. Sulla pista tedesca Bolt chiude i 100 metri in 9”58 ed i 200 metri con uno stratosferico 19”19. Negli ultimi dieci anni nessuno è riuscito a fare meglio, nemmeno lo stesso Bolt che negli anni successivi non riuscirà a ritoccare i suoi primati.
USAIN BOLT E IL SOGNO DEL CALCIO
Per il giamaicano arriveranno comunque altri importanti successi, nonostante alcuni infortuni che lo condizioneranno in alcuni appuntamenti importanti. Alla fine tra 100 metri, 200 metri e staffette la carriera di Bolt conterà 8 ori olimpici e 11 ori mondiali, con 2 argenti e 1 bronzo da aggiungere nelle rassegne iridati. Sempre più personaggio, Bolt svelerà anche una passione inaspettata per il calcio, affermando di voler fare anche il calciatore professionista una volta terminata la sua carriera nell’atletica leggera ad altissimi livelli. La preferenza di Bolt è per la squadra che lo affascina di più sin da bambino, ovvero il Manchester United, ma sarà sufficiente vederlo in campo giocare partite amichevoli con la formazione norvegese dello Strømsgodset e con una squadra australiana, ma di fatto la sua carriera sportiva ad alti livelli è terminata nel 2017, anno delle sue ultime gare. I suoi primati invece sono lì, a disposizione di chi vorrà riscrivere di nuovo la storia riuscendo nell’impresa di ritoccarli.