L’uso di antibiotici in agricoltura mette in pericolo il sistema immunitario umano: questo il risultato di uno studio britannico pubblicato sul giornale eLife. In particolare, la ricerca suggerisce che la colistina antimicrobica, utilizzata per decenni come promotore della crescita negli allevamenti di suini e polli in Cina, ha portato alla comparsa di ceppi di E coli che hanno maggiori probabilità di eludere la prima linea di difesa del nostro sistema immunitario.
Sebbene la colistina sia ora vietata come additivo alimentare per il bestiame in Cina e in molti altri paesi, i risultati lanciano un allarme per una nuova e significativa minaccia rappresentata dall’uso eccessivo di farmaci antibiotici. L’uso generalizzato di antibiotici nell’agricoltura ha portato alla comparsa di batteri che sono più resistenti al sistema immunitario umano, riporta il Guardian.
Uso antibiotici in agricoltura “mette in pericolo il sistema immunitario”
“Questo è potenzialmente molto più pericoloso della resistenza agli antibiotici”, ha affermato il prof. Craig MacLean, che ha guidato la ricerca presso l’Università di Oxford: “Evidenzia il pericolo dell’uso indiscriminato di antimicrobici in agricoltura. Abbiamo accidentalmente finito per compromettere il nostro sistema immunitario per ottenere polli più grassi”. Ma non è tutto. Come riportato dal giornale britannico, i risultati potrebbero anche avere implicazioni significative per lo sviluppo di nuovi farmaci antibiotici nella stessa classe della colistina, noti come peptidi antimicrobici (AMP), che secondo gli scienziati potrebbero rappresentare un rischio particolare di compromettere l’immunità innata. Gli AMP sono composti prodotti dalla maggior parte degli organismi viventi nella loro risposta immunitaria innata, che è la prima linea di difesa contro le infezioni. La colistina si basa su un AMP batterico – i microbi usano i composti per proteggersi dai concorrenti – ma è chimicamente simile ad alcuni AMP prodotti nel sistema immunitario umano. “Il pericolo è che se i batteri sviluppano resistenza a farmaci a base di AMP, potrebbero anche rendere i batteri resistenti a uno dei pilastri del nostro sistema immunitario”, ha aggiunto MacLean.