Le previsioni vanno sempre accettate con prudenza: non sono “visioni” di una contingenza, ma appunto “pre”, soggette a successive verifiche. Ma se tutti gli indicatori concordano nello stabilire un trend, probabilmente non si è distanti dalla realtà in divenire. E oggi le previsioni di operatori e analisti concordano: il turismo nella prossima stagione estiva avrà un bel segno + davanti.
L’ultima conferma arriva dall’istituto Demoskopika, che prevede tra giugno e settembre 65,8 milioni di turisti, per 267,4 milioni di presenze (con un incremento rispettivamente pari al 3,4% e al 2,1% rispetto alla stessa stagione del 2024, segnata da 63,6 milioni di arrivi e quasi 262 milioni di pernottamenti). Quindi si parla di circa 2,2 milioni i turisti in più che quest’anno sceglieranno di passare l’estate in Italia, con un incremento di 5,4 milioni di notti nel comparto alberghiero ed extra-alberghiero.
Si stimano 30,1 milioni di arrivi e 129,5 milioni di presenze, per un rialzo rispettivamente del 5,5% e 4,9%. L’incoming (51,6% del totale delle presenze) dovrebbe registrare un andamento più stabile rispetto all’anno scorso: a scegliere l’Italia sarebbero 35,7 milioni di stranieri (+1,7%), per 137 milioni di pernottamenti (-0,4%). I flussi in Italia potrebbero generare una spesa turistica diretta pari a 39 miliardi di euro (+0,9%).
“Sarà un’estate positiva per il turismo italiano, con numeri che indicano una tendenza in crescita, confermando la buona salute del comparto – sostengono in Demoskopika -. Un incremento significativo che si traduce in più fiducia, più movimento e più economia per i territori. Più cauta la dinamica degli stranieri che continuano comunque a scegliere l’Italia con 35,7 milioni di arrivi previsti, ma con un lieve calo delle presenze complessive. Il dato suggerisce che i viaggiatori internazionali, pur restando affezionati alla destinazione Italia, tendano a ridurre la durata del soggiorno, forse per l’effetto combinato dei costi e della competizione crescente di altri Paesi”.
La spesa turistica sarà ancora una volta un punto chiave, con un incremento sul 2024. C’è però un alert: “Servono strategie più lungimiranti – dicono gli analisti – per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione. Una governance più reattiva e, soprattutto, proattiva è oggi più che mai necessaria. Investire in qualità, innovazione e sostenibilità dell’offerta turistica potrebbe essere la chiave per trasformare questa crescita quantitativa in un vero salto di valore per il turismo italiano”.
Immediato il commento della ministra del turismo, Daniela Santanchè: “Bene le previsioni, la sfida resta aumentare le permanenze. Siamo entusiasti di vedere che l’Italia, stando alle stime diffuse da Demoskopika, si prepara ad accogliere un numero record di turisti per la prossima stagione estiva. Con 65,8 milioni di arrivi e un incremento significativo delle presenze, la nostra nazione continua a dimostrarsi una meta ambita per i viaggiatori di tutto il mondo.
L’aumento del mercato domestico è particolarmente incoraggiante, segno che gli italiani stanno riscoprendo le bellezze del proprio territorio e che le politiche interne di promozione delle destinazioni producono risultati. Il riconoscimento internazionale dell’Italia porta risultati significativi anche in ambito turistico. Tuttavia, è fondamentale cambiare paradigma: sebbene il numero dei turisti sia importante, è ancora più cruciale aumentare la qualità dell’offerta e lavorare sulla permanenza media.
Dobbiamo concentrarci sulle risorse che vengono lasciate nei nostri territori, affinché il turismo possa diventare sempre più una reale ricchezza per tutti, assumendo un ruolo strategico per lo sviluppo economico della nazione”.
“Ci impegneremo – conclude la ministra – a garantire un’accoglienza di qualità, affinché ogni turista possa vivere un’esperienza indimenticabile nel nostro Belpaese. Fondamentale la sinergia con gli operatori del settore per rendere l’estate 2025 un successo straordinario e per costruire un futuro turistico sostenibile e prospero”.
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