VACCINO COVID, NUOVE REGOLE/ Più dosi alle regioni virtuose, ma De Luca protesta

- Silvia Polvere

Sono arrivate le prime 47 mila dosi del vaccino Covid Moderna e già si discute su come distribuirle alle regioni. De Luca: "premiare i più virtuosi"

De Luca vaccino Campania, Vincenzo De Luca si vaccina contro il Covid-19 (Facebook, 2020)

Nelle prossime ore dovrebbero arrivare in Italia le 47mila dosi del vaccino Covid Moderna. Intanto si discute sui criteri di distribuzione: c’è chi dice di premiare le regioni virtuose che hanno già esaurito le dosi a loro disposizione e chi dice di aiutare chi è rimasto indietro. E in questo caso, il trend si presenta in parte ribaltato rispetto alla classica divisione tra Nord e Sud, con la Campania in testa alla classifica per dosi somministrate rispetto a quelle consegnate. La regione ha infatti somministrato il 101,7% di dosi (68.138 dosi, avendone a disposizione solo 67.020): il numero è dovuto al fatto che viene utilizzata anche la sesta dose (extra) contenuta nella fiala Pfizer.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca non ha mancato l’occasione di sottolinearlo: «La nostra regione ha detto ha raggiunto la percentuale più alta d’Italia nella somministrazione dei vaccini. Questa sera le aziende si fermano per mancanza di vaccini. È questo l’esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi». Pronta la risposta di Domenico Arcuri: «De Luca sa già che lunedì ci sarà la nuova distribuzione dei vaccini. Lui ha giustamente lanciato l’allarme ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà, e io non ho dubbi di questo, riceverà le nuove dosi». Ma a seguire il ragionamento di De Luca sono anche i governatori della Toscana e del Veneto, le altre due regioni virtuose nella corsa alle vaccinazioni.

VACCINO, IN ARRIVO LE PRIME FIALE DI MODERNA: COME DISTRIBUIRLE?

Arcuri rassicura, ma De Luca potrebbe avere ragione: tanti sforzi per vaccinare nel minor tempo possibile, ed è possibile che nei prossimi giorni le regioni più virtuose subiscano dei rallentamenti. Sì perché il vaccino Moderna, autorizzato in Europa il giorno dell’Epifania, è arrivando in Italia domenica (47mila dosi). Tuttavia l’effettiva distribuzione alle regioni si avrà a partire da questa mattina. E intanto anche sulla seconda tranche del Pfizer BioNTech, che secondo i programmi sarebbe dovuta arrivare domenica, si profila un nuovo ritardo. Non si sa ancora se queste dosi arriveranno tutte insieme o in due lotti, come settimana scorsa, fatto che ha fatto crescere il sospetto che l’azienda posa aver venduto parte dei vaccini destinati all’Europa ad altri paesi disposti a pagare di più. Il vaccino Moderna, che si pensava dovesse arrivare più tardi, era stato destinato non più ai medici, ma agli over 80. In base al numero di ultraottantenni, quindi, verrà distribuito alle regioni, ma con un correttivo che appunto “premierà” le regioni che hanno già esaurito le scorte e che in questo modo non dovrebbero subire battute d’arresto. Spetterà poi alle regioni decidere se utilizzare parte del vaccino Moderna per finire di vaccinare i medici, per sopperire al ritardo delle di Pfizer BioNTech.





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