Protagonista insieme a Toni Servillo e Dustin Hoffman de “L’uomo del labirinto”, nuovo film di Donato Carrisi, Valentina Bellè si è raccontata a tutto tondo in una lunga intervista ai microfoni di Elle. La giovane attrice, già volto de I medici e Una questione privata, ha parlato del suo aspetto fisico: «Se l’ho usato per ottenere qualcosa? Impossibile, non ce la faccio, neanche per evitare una multa. In qualche remoto recesso del cervello so fin da ragazzina di essere carina, quando te lo ripetono in continuazione te ne convinci, ma insomma ho sempre preferito giocare in un altro campionato». E la Bellè è molto chiara: «Ci ho messo un po’ a capire che hai vinto solo quando ti senti bella dentro e fuori senza che nessuno te lo dica».
VALENTINA BELLE’: “HO PERSO L’INGENUITA’, MI RENDEVA PIU’ FORTE”
Giovanissima ma già con un bel bagaglio d’esperienza, Valentina Bellè si è soffermata su quanto conta il giudizio degli altri: «Se me l’avesse chiesto cinque mesi fa, avrei giurato d’aver risolto il problema. Ma ultimamente sono successe cose che mi hanno aperto voragini dentro». Prosegue l’attrice: «Quella battaglia lì non sai mai quando finisce; anche da attrice: quando credo di esserne immune torna ad aggredirmi alle spalle. Se ci penso mi viene il vomito». La Bellè ha poi raccontato di avere sempre con sé un diario personale, «la radiografia di quanto sono cambiata», ed ha sottolineato: «Verso la me stessa di allora nutr un po’ tenerezza. E di invidia, per le cose che ho perso. Cosa ho perso? L’ingenuità, che mi rendeva più forte». Un racconto senza filtri di una delle interpreti più interessanti del panorama nostrano.