Il caso di Valeria Pandolfo torna a Chi l’ha visto? con un nuovo carico di interrogativi. La 40enne siracusana è morta nel maggio 2021 a Prata Sannita, in provincia di Caserta, e ancora oggi è avvolta nel mistero. La trasmissione di Federica Sciarelli si occupa della vicenda portando in studio una chat nella quale il compagno della donna, Marcus Pota, avrebbe detto a una persona di averla uccisa con il veleno per topi.
L’uomo, secondo quanto emerso nel programma di Rai 3, sostiene che quelle parole fossero solo frutto della sua fantasia: “Era uno scherzo, per me un bellissimo scherzo“. Il compagno di Valeria Pandolfo da alcune settimane è a processo per atti persecutori nei confronti della madre della vittima, Mirella Abela, e non si è presentato alla prima udienza del marzo scorso. Avrebbe inviato una pec al giudice, riporta Chi l’ha visto?, per chiedere di essere riconosciuto irreperibile ma il solo fatto di averla inviata esclude questo scenario. Il procedimento per stalking a carico di Pota è scaturito da fatti che si sarebbero consumati tra il 2020 e il 2021: è accusato di aver diffuso foto e numero di telefono della madre di Valeria Pandolfo in alcuni canali a sfondo sessuale. “Gli ultimi episodi risalgono a qualche mese fa, lui ha continuato e siamo arrivati a circa 42 integrazioni di querela per fatti nuovi e per reiterazione del reato“, ha dichiarato la madre della 40enne ai microfoni della trasmissione.
Valeria Pandolfo, la chat di Marcus Pota sul veleno per topi e la testimone che cambia versione
Secondo quanto emerso finora, in una chat Marcus Pota avrebbe detto di aver ucciso la compagna Valeria Pandolfo con del topicida. Si sarebbe anche vantato di averla fatta franca, come sembrerebbe emergere dai contenuti dei messaggi riportati dal programma di Federica Sciarelli. Sulla morte della 40enne Valeria Pandolfo è stata chiesta l’archiviazione, ma la famiglia si oppone con forza alla chiusura del caso convinta che dietro la tragedia ci sia qualcosa ancora da scoprire. Nella chat, Marcus Pota scrisse quanto segue in replica all’interlocutore che gli chiedeva se l’avesse uccisa lui: “Sì… ma caso archiviato“. “Con cosa l’hai avvelenata?“, gli aveva chiesto l’altra persona, ottenendo la seguente risposta: “Veleno per topi“. L’ultimo messaggio di Marcus Pota nella stessa chat riguarderebbe il presunto movente: “E perché? Ti ha fatto un torto?“, la domanda dell’interlocutore, “Noo, per sfizio“, la risposta di Pota.
L’istanza del pm avrebbe trovato un elemento di sostegno nella testimonianza di una donna, ricostruisce Chi l’ha visto?, che ai carabinieri avrebbe riferito l’assenza di maltrattamenti ai danni della vittima. La testimone è stata sentita dalla trasmissione di Rai 3 a distanza di tempo, e ha cambiato completamente versione confermando che Valeria Pandolfo sarebbe stata maltrattata dal compagno: “Certe cose non le ho dette ai carabinieri perché avevo paura. Io non mi posso mettere in mezzo a queste cose, ho i miei problemi, però sì, lui (Marcus Pota, ndr) la maltrattava“.