VALZER ALLENATORI SERIE A: JUVENTUS E MILAN RIFLETTONO
Il valzer allenatori Serie A per la stagione 2025-2026 “minaccia” di essere particolarmente intrigante: si prospetta un’estate rovente per quanto riguarda le panchine, perché alcune squadre “di punta” si preparano a cambiare o comunque valutano con estrema concretezza l’opportunità di dare vita a un nuovo progetto. Ci sono quattro società che possono spostare l’ago della bilancia e animare il valzer allenatori Serie A: in rigoroso ordine alfabetico si tratta di Atalanta, Juventus, Milan e Roma. Partiamo da chi ha cambiato in corso d’opera: il Milan ha operato la staffetta portoghese chiamando Sergio Conceiçao al posto di Paulo Fonseca: l’ex Porto ha subito vinto una insperata Supercoppa, ma poi ha iniziato a faticare parecchio ed è stato eliminato al playoff di Champions League.
Dopo poche settimane il suo futuro appariva segnato con addio a fine stagione, ora invece si vocifera che vincendo la Coppa Italia ed entrando nelle prime quattro in campionato (non è lontanissimo, ma ha alcune squadre davanti) potrebbe guadagnare la conferma. La Juventus invece ha dato il benservito a Thiago Motta sconfessando l’ennesimo progetto dopo pochi mesi: dentro un grande ex come Igor Tudor, già nelle ore precedenti la firma del contratto gli spifferi suggerivano che il croato fosse in carica solo fino al 30 giugno, con eventuale proroga in caso facesse strada nel Mondiale per Club. Anche questa tesi sembra solo una mezza verità: in realtà infatti Tudor potrebbe restare alla Juventus facendo scattare un’opzione per la prossima stagione, e anche in questo caso la condizione sarebbe la qualificazione in Champions League.
VALZER ALLENATORI SERIE A: MILAN SU FABREGAS
Ora: chi prenderebbe il posto di questi due allenatori? Nel caso del Milan c’è una risposta forte che è emersa di recente: Cesc Fabregas, che comunque ha fatto bene con il Como e si prepara ad assumere il comando di una big. In questo momento sarebbe lui il numero uno sulla lista della società rossonera. Alla Juventus invece non è ancora chiaro se sarà ancora Cristiano Giuntoli a prendere le decisioni: in questo caso il direttore sportivo ha già in mano un accordo con Roberto Mancini, al contrario invece la rosa dei candidati si allarga anche a Stefano Pioli e, soprattutto, Gian Piero Gasperini. Qui arriviamo alle altre due squadre: l’Atalanta si prepara a perdere Gasperini un anno prima della scadenza del contratto, sembra ormai che lo scenario sia questo ed è chiaro che, dopo nove anni straordinari, il piemontese voglia puntare una big e le big puntino lui.
Tra queste la Roma, che ha dato mandato a Claudio Ranieri di scegliere il nuovo allenatore: il suo successore potrebbe anche essere… lui stesso, perché i Friedkin ci starebbero pensando e la piazza lo chiede a gran voce, lui rispetto all’argomento ha sempre nicchiato ma, per amore dei colori giallorossi, non è escluso che possa realmente accettare anche se questo vorrebbe tecnicamente dire posticipare il problema. Abbiamo quindi un allenatore conteso da due società, e non è finita qui: l’Atalanta senza Gasperini si troverebbe costretta a operare una scelta tra la continuità tecnica, in qualche modo e con il forte rischio che stavolta esca la ciambella senza buco, e una rivoluzione totale. Cavalcando questa seconda ipotesi, si è fatto addirittura il nome di Massimiliano Allegri che comunque erediterebbe una squadra in Champions League e che sta lottando per lo scudetto.
ALLEGRI E CONTE AGHI DELLA BILANCIA
Questo però creerebbe una sorta di triangolo nel valzer allenatori Serie A, perché il livornese è nei pensieri anche della Roma e presumibilmente del Milan qualora fallisse l’assalto a Fabregas – o magari pensando che lo spagnolo non sia ancora pronto – difficile invece pensare alla Juventus almeno finchè la dirigenza sarà questa, ricordiamo bene il modo in cui le parti si sono separate. A tutto questo scenario bisogna però aggiungere un tassello: il Napoli e, dunque, Antonio Conte. Il quale, dovesse lasciare i partenopei con o senza scudetto (e, pensando al passato, è un’ipotesi più che concreta anche considerando le politiche di Aurelio De Laurentiis), sarebbe immediatamente il numero uno sulla lista di Juventus, Milan e Roma, con la sua preferenza che andrebbe comunque ai bianconeri ma, lo abbiamo visto nelle ultime stagioni, il giusto orgoglio per non rimanere fermo ed aspettare, potendo sposare altri progetti.
Sarebbe certamente romantico quello della Roma, mentre al Milan Conte avrebbe la possibilità di allenare la terza squadra storica del nostro calcio; come già valutato, non avere Champions League o coppe europee non sarebbe un problema mentre diventerebbe fondamentale avere un progetto serio e “danaroso” cui guardare. L’ultimo mosaico del puzzle nel valzer allenatori Serie A? L’Inter: specifichiamo che Simone Inzaghi è destinato a restare, o comunque il suo addio dovrebbe riguardare solo un’esperienza all’estero. Tuttavia, è chiaro che se il piacentino dovesse salutare sarebbe necessario sostituirlo: il ritorno di Conte sarebbe in primo piano così come l’eventualità di firmare Allegri che era già stato fortemente sondato all’epoca della prima separazione dalla Juventus, più difficile un tecnico in arrivo dall’estero perché, dopo José Mourinho, le esperienze legate a Rafa Benitez e Frank De Boer sono state tutt’altro che esaltanti. Certo: se l’allenatore straniero si chiamasse Pep Guardiola o Jurgen Klopp, o magari proprio Mourinho…