Giorgia Meloni può essere un modello per il resto d’Europa secondo Donald Trump e JD Vance, che la premier italiana ha incontrato a Washington. Ma oggi è andato in scena un nuovo incontro con il vicepresidente americano, stavolta a Roma. C’è stato, infatti, un colloquio bilaterale di circa due ore a Palazzo Chigi e poi una colazione di lavoro anche con i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Non sono mancate punte di umorismo durante l’incontro, come quando Vance ha scherzato sulla decisione della premier di parlare in italiano nelle dichiarazioni alla stampa che hanno preceduto l’incontro: “Anche se mi avesse insultato, lo avrebbe comunque fatto nella lingua più bella“. Riguardo i temi affrontati, lo stesso vice di Trump ha chiarito che avrebbero discusso degli aggiornamenti sui negoziati tra Russia e Ucraina e di ciò che è successo recentemente, dicendosi ottimista riguardo la possibilità di metter fine alla “guerra brutale“.
I DAZI E L’AMORE DI JD VANCE PER ROMA
Tra gli altri temi affrontati ovviamente anche i dazi Usa, quindi le relazioni economiche tra i due Paesi. Vance ha chiarito che le trattative commerciali in corso non riguardano solo l’Italia, ma tutta l’Ue, quindi l’obiettivo è dar seguito a quel colloquio aperto in Usa. Ci sono stati molti elogi nei confronti dell’Italia e della premier Giorgia Meloni, non a caso il New York Times ha definito la presidente del Consiglio “una dei pochi leader europei graditi” al presidente americano.
Vance ha anche confessato un retroscena, spiegando che mentre girava in auto per le strade di Roma, insieme alla moglie e i suoi tre figli, ammettendo di non vedere l’ora di trascorrere la Pasqua nel nostro Paese, ha sottolineato che “questo è un posto costruito da persone che amavano l’umanità e Dio“, facendo riferimento a strade, palazzi e un panorama meraviglioso che secondo Vance “innalzano veramente lo spirito umano“.
GLI ALTRI TEMI AFFRONTATI DA VANCE E MELONI
Non mancano i retroscena sui temi affrontati a Palazzo Chigi, a partire da quelli strategici, come la sicurezza atlantica e la produzione di tecnologie della difesa, gli investimenti in infrastrutture e intelligenza artificiale. Italia e Usa condividono l’obiettivo di rilanciare il settore navale americano con l’aiuto del nostro Paese, ma anche il sostegno a una zona economica speciale per attrarre capitale esteri verso il nostro Paese.
Nel pomeriggio è stata diffusa una dichiarazione congiunta in seguito all’incontro di ieri tra Trump e Meloni in cui si fa riferimento all’intenzione di rafforzare la sicurezza energetica, spingendo ulteriormente la diversificazione delle fonti e aumentando le esportazioni di gnl americano verso l’Italia. Inoltre, è stata concordata la necessità di non discriminare fiscalmente le Big Tech.