Vanessa Ferrari/ Tokyo 2021, infortuni e problemi alimentari: “Non voglio rimpianti”

- Elisa Porcelluzzi

Vanessa Ferrari è decisa a conquistare il pass per Tokyo 2021, la sua quarta Olimpiade. Ha ricominciato ad allenarsi in tutti e quattro gli attrezzi.

vanessa_ferrari_2017 Vanessa Ferrari

Vanessa Ferrari e quella voglia matta di Tokio 2014: “Mi sto allenando per questo obiettivo!”

Vanessa Ferrari è decisa a conquistare il pass per accedere alla sua quarta Olimpiade, Tokyo 2021 (ex Tokyo 2020). Era il 2006, quando Vanessa a soli 14 anni è diventata la prima ginnasta italiana a vincere il concorso generale a un Mondiale. E oggi, a 30 anni, Vanessa è pronta a scendere in pista per “il desiderio di non avere rimpianti per non averci provato, ancora una volta”, ha detto al Corriere della Sera. In questi anni non sono mancati momenti difficili e dubbi sul continuare a fare la ginnasta: “Sono stata ferma quasi un anno, lì ho pensato di ritirarmi, il tendine rotto nel 2017 in gara ai Mondiali di Montreal non guariva, nel 2019 mi sono rioperata. Mi sentivo sfortunata. Poi la riabilitazione, difficile”. Alle Olimpiadi, però, Vanessa Ferrari non ha mai vinto una medaglia e per arrivare a Tokyo ha deciso di ricominciare a esercitarsi in tutti e quattro gli attrezzi (parallele, trave, volteggio e corpo libero): “Una mia idea, nata durante il lockdown, quando ero chiusa in casa. Baku mi bruciava, l’Olimpiade veniva spostata, così ho detto: “sfruttiamo questo tempo, aumentiamo le mie possibilità”. Sa avere la sola gara di Doha per qualificarsi non è il massimo. Così invece potrei anche andare a Tokyo con la squadra”, ha rivelato al Corriere.

Vanessa Ferrari alle ragazze: “Non saltate i pasti e lasciate perdere la bilancia”

Dopo anni di corpo libero, per Vanessa Ferrari non è stato facile ricominciare: “Non salivo sulle parallele da Rio 2016. La prima settimana un disastro, non riuscivo a starci attaccata, non avevo forza negli avambracci, avevo smesso di potenziarli. Ma dopo due mesi avevo ripreso a fare l’esercizio di Rio”. Durante il lockdown si è allenata tre ore e mezza al giorno, curando il potenziamento. La ginnasta di Brescia non ha mai nascosto di aver avuto problemi alimentari, ma oggi vive più serenamente il rapporto con il cibo: “Vicino alle gare sto più attenta, ma senza esagerare con le restrizioni, sennò ti mancano le forze e i muscoli ne risentono”. E alle giovani ragazze dice: “Se vuoi essere controllata, devi andare da uno specialista, non saltare i pasti, mangiare correttamente, bere tanto, lasciar perdere la bilancia, soprattutto non seguire le diete delle amiche, dei genitori o anche dell’allenatore”.





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