Una nuova variante covid sta gettando in allarme il mondo scientifico e stiamo parlando ovviamente di Omicron, la mutazione sudafricana del ceppo originario di Wuhan. Quanto è contagiosa? E’ più pericolosa della Delta? E soprattutto, elude il vaccino anti covid? Tutte domande a cui per ora il mondo scientifico non può dare una risposta, anche perchè come sempre accade nella scienza, bisognerà aspettare dati certi prima di emettere sentenze. Jeremy Farrar, ricercatore britannico a capo del Wellcome Trust, avverte: “Temo che la pazienza sia cruciale”, così come si legge su Science.org, autorevole portale scientifico.
Nonostante ne abbiamo appresa la comparsa solamente la scorsa settimana, la variante Omicron pare che circoli da diverso tempo, e i ricercatori sudafricani ne stavano già studiando le tracce da mesi. Ciò che sappiamo al momento è che all’interno racchiude tutte le principali mutazioni precedenti, ed inoltre, che ha soppiantato nel giro di breve tempo la variante Delta nella zona in cui si è diffusa, in una particolare regione del Sud Africa. Al momento comunque, sono pochissimi i casi accertati nel mondo, circa un centinaio, e ciò di conseguenza fa ben sperare, ma come detto sopra, per arrivare a conclusioni certe bisogna avere tempo.
VARIANTE OMICRON, RICERCATORI DI TUTTO IL MONDO AL LAVORO PER CAPIRNE I SEGRETI
“Siamo rimasti scioccati dal numero di mutazioni”, ha spiegato Tulio de Oliveira, virologo dell’Università di KwaZulu-Natal e ricercatore principale di NGS-SA. Questi, subito dopo la scoperta, ha chiamato il direttore generale della sanità del Sudafrica. e “gli ha chiesto di informare il ministro e il presidente che stava emergendo una potenziale nuova variante”, per poi indire una conferenza stampa giovedì scorso, durante la quale la variante Omicron è stata di fatto presentata al mondo.
L’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, ha definito il virus una “variante di preoccupazione” e lo ha poi battezzato Omicron. I massimi virologi, microbiologi ed epidemiologi sono al lavoro per studiare questa nuova mutazione, e capire soprattutto se la stessa provochi dei sintomi più gravi rispetto alla Delta.