Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, si è fermato a parlare con la stampa e i cronisti presenti all’esterno di Palazzo Chigi, dedicando alcuni minuti di ragionamento alla questione relativa alle mutazioni del Coronavirus e alle misure fin qui attuate dallo Stato italiano per arginare una pandemia purtroppo dilagante a livello internazionale. L’esperto ha innanzitutto dichiarato che “le varianti sono un fatto comune e che ci sia una preoccupazione è ovvio“, ma “il sistema di controllo e di intervento rapido sta funzionando”.
Nel ribadire che i tecnici danno suggerimenti, ma le decisioni politiche spettano ai politici, Miozzo ha sottolineato che, dal suo punto di vista, il sistema della suddivisione in zone colorate del nostro Paese ha funzionato bene, compatibilmente con la sofferenza provata dall’interno Stivale e dalle varie categorie, economiche e non. Bisognerà tuttavia pensare a implementare “la capacità di rispondere tempestivamente” alla nascita di nuovi cluster in Italia, così da bloccare subito possibili nuovi contagi.
AGOSTINO MIOZZO: “MANTENERE I 21 PARAMETRI? CHISSÀ”
Agostino Miozzo, nel suo dialogo con i giornalisti a Roma, ha annunciato che presto saranno indette alcune riunioni per valutare i provvedimenti da inserire nel nuovo DPCM, che sarà di fatto il primo del Governo Draghi. A chi gli ha domandato invece se sia possibile comunicare con largo anticipo le misure anti-Covid, il coordinatore del Cts ha risposto che “dipende dal momento in cui ci arriveranno le richieste di informazione, che noi esamineremo e comunicheremo in tempo reale al presidente e al ministro della Salute. Comunicare i dati in anticipo, già al lunedì senza arrivare al venerdì? È un aspetto di concertazione con le Regioni, così come la possibilità o meno di mantenere tutti i 21 parametri osservati fino a questo momento. Si possono fare tante cose. L’importante è organizzarsi con le Regioni e mantenere un buon dialogo con il territorio”. Miozzo ha infine asserito che il Governo ha pregato il Cts di moderare le esternazioni mediatiche, rivelando di avere presentato nelle scorse settimane la propria disponibilità a dimettersi.