Vasco Rossi non è solito parlare di sé e nella maggior parte dei casi lascia parlare la sua musica. Attraverso le note e i testi delle sue canzoni, il cantante originario dell’Emilia Romagna è solito esprimersi, per raccontare sé stesso. Ogni tanto, però, l’artista si confessa e racconta qualcosa in più della sua vita. Vasco Rossi, negli ultimi giorni ha rilasciato un’intervista sulle pagine de La Stampa, parlando anche del suo ultimo lavoro, con il tour che attraverserà l’Italia da Torino fino a Messina. E per farlo, è partito dal momento storico che stiamo vivendo. “Un’epoca di cambiamenti e di turbamenti, di guerre e valori rovesciati, di capi di stato impazziti e di dittatori sanguinari confermati” ha spiegato Vasco Rossi sulle pagine de La Stampa, affermando inoltre di sentirsi molto strano nel vivere in quest’epoca, costantemente in pericolo.
Poi, per l’artista anche un ritorno al passato, alle origini. In occasione dell’intervista per il tour che sta per cominciare, Vasco Rossi ha ricordato anche il papà Carlino. Il padre di Vasco ha vissuto degli anni tragici in un campo di concentramento dopo aver rifiutato di collaborare con i nazisti. “Ha preferito il lager piuttosto che arrendersi al nazifascismo e combattere con i tedeschi contro gli italiani. Era in un campo di lavori forzati e senza mangiare molto” ha rivelato Vasco Rossi, raccontando poi che il suo nome è nato proprio da lì. Un suo compagno di sventure nel campo di concentramento si chiamava proprio Vasco e per questo Carlino scelse quel nome per il figlio. Il papà di Vasco Rossi, Carlino, riuscì a sopravvivere nonostante in molti morissero di botte o di fame nello stesso campo. E, tornato alla vita, ebbe proprio Vasco.
Vasco Rossi: “Vinsi un concorso musicale, ma poi…”
Nel corso della sua intervista con “La Stampa”, Vasco Rossi ha ricordato anche gli esordi nel mondo della musica e raccontato come è nata la sua passione per la chitarra e per il canto, che lo hanno reso uno degli artisti più amati di sempre. Aveva undici anni, il cantante bolognese, quando ha scoperto la chitarra e il canto. “Mi avevano iscritto alla tappa di Zocca e ho vinto. Avevo 11 anni. Poi mi mandarono alle superiori e io ci rimasi male perché pensavo: ‘Ma non dovevo fare il cantante?'” ha rivelato proprio Vasco.
Dopo gli studi, però, la musica è tornata prepotentemente e il destino di Vasco è stato proprio quello di cantare e di far innamorare migliaia e migliaia di italiani (e non soltanto). Un grande talento il suo, che lo ha reso uno degli artisti più amati in tutta Italia e che adesso lo porterà in giro per l’Italia con la sua musica.