Vendita casa dopo il Superbonus la cui plusvalenza non è sempre soggetta alla tassazione ordinaria.
L’Agenzia delle Entrate torna a parlare della plusvalenza sulla cessione della unità immobiliare dopo aver beneficiato del Superbonus. I chiarimenti arrivano con la circolare 137, in cui vengono risolti diversi dubbi da parte di molti contribuenti, nello specifico cosa succede se all’interno dell’immobile oggetto del bonus, non risiedesse il proprietario.
Effettivamente se per almeno 5 anni il titolare dell’unità immobiliare oggetto del 110 non ha vissuto al suo interno, l’Agenzia delle Entrate specifica che la base imponibile non subisce modifiche, e dunque si potrebbe escludere il concetto di “imposte sulla plusvalenza“.
Quando la cessione dell’immobile dopo il Superbonus non genera plusvalenza
La norma stabilisce che le imposte sulla plusvalenza derivanti dalla cessione dell’unità immobiliare dopo il Superbonus vengono applicate soltanto se l’immobile non è stato qualificato come “abitazione principale” per un periodo minimo pari a 5 anni. Invece, a meno che l’immobile non sia stato la “residenza principale”, le imposte sulla plusvalenza si applicheranno sempre.
Le detrazioni fiscali utilizzate per incrementare l’efficienza energetica e ridurre i rischi sismici, non incideranno sul costo storico dell’immobile, evitando così una potenziale tassazione della plusvalenza in caso di successiva cessione dell’immobile.
Il calcolo dell’imposta sulla cessione
Per determinare l’ammontare delle imposte applicabili alla plusvalenza soltanto a seguito di una potenziale cessione dell’unità immobiliare interessata dal bonus edilizio, la normativa fa riferimento alla qualificazione dell’immobile come abitazione principale o meno da parte del proprietario (con riferimento sempre al periodo minimo previsto dalla normativa vigente).
È importante prenderne conoscenza prima della cessione dell’immobile, specialmente se l’unità è stata oggetto del Superbonus o di altre agevolazioni fiscali finalizzate a migliorarne le condizioni.
Al di là degli interventi edilizi, è fondamentale considerare il principio dell’”abitazione principale”. È infatti in base a questo concetto che si determina se applicare o meno le imposte sulla plusvalenza a seguito della cessione dell’immobile dopo il Superbonus.