E’ venerdì 13, di conseguenza sono molti in queste ore, soprattutto coloro che appartengono al mondo anglosassone, quelli che stanno facendo gli scongiuri. Si tratta di un giorno che viene tradizionalmente considerato sfortunato, al pari del venerdì 17, tradizione quest’ultima limitata però solo all’Italia. Stand a quanto scrive Il Fatto Quotidiano, quando il 13 si associa al quinto giorno della settimana, circa 67 milioni di persone residenti negli Stati Uniti e in Europa, iniziano a fare gli scongiuri in quanto soffrono della cosiddetta parascevedecatriafobia, parola molto complessa per indicare la paura del venerdì 13 (da non confondere con la triscaidecafobia, fobia di chi teme solo il 13, indipendentemente dal giorno).
Come sempre le origini di tali paure vanno ritrovate nei tempi andati, a cominciare dalla mitologia nordica, con riferimento ai tredici semidei: dodici erano buoni ma il tredicesimo, il Dio Loki, era cattivo e crudele con i mortali. Per l’astrologia assiro babilonese, invece, il numero 13 era considerato pestilenziale anche se non è ben chiaro perchè, a differenza invece del 12 che veniva considerato sacro.
VENERDÌ 13 PORTA SFORTUNA? LA PAURA ALIMENTATA DA HOLLYWOOD
Ci sono poi tutta una serie di leggende come ad esempio quella del re della Macedonia Filippo II che venne ucciso da un suo guardaspalle in quanto aveva preteso che una sua statua fosse messa vicino a quella delle 12 divinità dell’Olimpo. Che dire poi dei dodici apostoli più Giuda, il tredicesimo, considerato il traditore più famoso della storia: si uccise dopo il tradimento mentre Gesù venne messo in crocio proprio di venerdì prima di resuscitare.
Ovviamente Hollywood ha alimentato la paura verso il venerdì 13, a cominciare dall’omonima saga di film horror “Venerdì 13”, in cui il famoso killer sanguinario Jason, con tanto di maschera, uccide a destra e sinistra senza guardare in faccia a nessuno. Chiudiamo con il dire che in Giappone il venerdì 13 viene considerato un giorno fortunato mentre il 4 è quello del lutto.