Quello di oggi è già stato ribattezzato il “bomba day” a Venezia. Dalle ore 6:00 di stamane, domenica 2 febbraio, sono iniziate le operazioni di recupero dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovato durante alcuni lavori in un cantiere presso Porto Marghera. Le autorità hanno cominciare le operazioni di sgombero dell’area di Mestre, e nel contempo, la chiusura del Ponte della Libertà. In campo vi sono le forze dell’ordine nonché circa 160 volontari della protezione civile, che stanno assistendo gli “sfollati” (sono circa 3000), costretti ad abbandonare per qualche ora le proprie abitazioni. Uomini dell’arma in campo anche per evitare azioni di sciacallagio, che potrebbero verificarsi in questi casi. Le abitazioni sono state evacuate nel giro di un’ora e mezza, entro le 7:30, e le operazioni di disinnesco sono invece cominciate alle ore 8:30. Vietata dalle 7:00 la circolazione dei mezzi privati nonché dei pedoni, e fermati bus e treni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VENEZIA, TUTTO PRONTO PER IL BOMBA DAY
Domani si preannuncia una giornata di passione per tutti i residenti di Venezia. Dalle ore 7:00 di domenica 2 febbraio, la città verrà isolata per il recupero di una bomba. La zona interessata, come riferisce IlPost nella sua edizione online, sarà quella riguardante Marghera e Mestre. Come da prassi in queste situazioni, la popolazione verrà completamente evacuata, e portata al di fuori della cosiddetta zona rossa, una zona di sicurezza dove al suo interno potranno “armeggiare” solo le autorità e il personale autorizzato. L’ordigno era stato ritrovato due settimane fa in un cantiere nell’area del Petrolchimico di Porto Marghera, una bomba inesplosa risalente alla seconda guerra mondiale. In totale saranno circa 3.500 le persone che risiedono nella zona “esplosiva”, e che appunto dovranno lasciare per qualche ora la propria abitazione, per favorire le operazioni di rimozione della bomba. La città famosa in tutto il mondo si bloccherà domani mattina, con le operazioni che indicativamente andranno avanti fino a pranzo.
VENEZIA, DISINNESCO DI UNA BOMBA RISALENTE AL 1944
Il transito dei trasporti pubblici da e per Venezia verrà interrotto, così come tutti i voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto Marco Polo di Tessera. L’ordigno, sempre in base a quanto ricorda IlPost, venne sganciato molto probabilmente il 28 marzo del 1944 da parte delle forze alleate durante il famoso bombardamento di Mestre che distrusse la stazione ferroviaria locale, uccidendo ben 173 persone. La bomba è di quelle maxi, come si fabbricavano ai tempi, pesando ben 226 chilogrammi, e contente più di un quintale di esplosivo, per l’esattezza, 127 chilogrammi di tritolo. Gli artificieri dovranno recuperare la bomba dopo di che la stessa verrà portata fuori dalla laguna attraverso la bocca di porto di Malamocco. Durante le operazioni di recupero della bomba, verrà vietata la circolazione nonché la navigazione all’interno della zona rossa, mentre il ponte della Libertà, lo storico accesso che collega Venezia alla “terra ferma”, verrà chiuso.