VESCOVI: “FORSE VIRUS COLTIVATO NEI PIPISTRELLI”/ “Così forse uscito da laboratorio”

- Dario D'Angelo

Angelo Vescovi, direttore della Casa Sollievo della Sofferenza, ha parlato dell'ipotesi - non più peregrina - del virus uscito dal laboratorio.

angelo vescovi 640x300 Angelo Vescovi (Stasera Italia, 2021)

Angelo Vescovi ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia. Il farmacologo è intervenuto sul “caos” vaccini e sul dibattito, senza risposte chiare, sul virus “coltivato” in laboratorio: “Pipistrelli vivi nel laboratorio di Wuhan? Animali ce ne sono in molti laboratori: io ad esempio ho lavorato con topi, ratti. In alcuni laboratori ad esempio ci sono delle scimmie, cose che a me ad esempio da scienziato un po’ mette in difficoltà, è normale. Il vaccino AstraZeneca è fatto con un adenovirus di uno scimpanzé, il vaccino italiano ReiThera era con il vettore virale di un gorilla ad esempio. Se stanno studiando dei virus e stanno studiando su un pipistrello è assolutamente normale. Io sono stato il primo a dire che potrebbe essere scappato dal laboratorio perché tutti sostenevano che non era possibile perché non si vedevano i tagli nel genoma che se costruisci nel laboratorio si vedono, ma io ho spiegato che ci sono vie alternative, e cioè che magari stavano coltivando il virus sui pipistrelli…“.

VESCOVI: “SCONSIGLIO VACCINO ASTRAZENECA A GIOVANI DONNE”

Angelo Vescovi, direttore della Casa Sollievo della Sofferenza, ha continuato la propria disamina a partire da una propria situazione personale: “Se farei vaccinare mia figlia di 20 anni con AstraZeneca? Ha una condizione per cui non può fare AstraZeneca, e comunque dai dati che sono emersi solo recentemente, con un atteggiamento cauto, eviterei di fare vaccinare persone che sono troppo giovani con questo vaccino perché non c’è un’evidenza scientifica chiarissima ma c’è anche l’intuito nella scienza e i dati che emergono sembrano suggerire che queste sindromi colpiscano soprattutto le persone giovani in particolare donne. Il motivo non è chiaro, se ci sono condizioni autoimmuni preesistenti c’è una predisposizione. Cosa consiglierei ai genitori con figlie di 18-30 anni? Io direi di fare Pfizer o Moderna, questo sarebbe l’atteggiamento da scienziato e come padre“.





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