Isolamento geografico, ‘fortuna’ di essere piccoli centri e anche lontani dalle consolidate direttrici turistiche e -perché no- magari pure un pizzico di casualità: sono questi alcuni, ma non certamente tutti, dei fattori che contribuiscono a spiegare come alcuni luoghi, in Italia come all’estero, siano rimasti Covid-free in tutti questi mesi della pandemia. Piccoli comuni nostrani come alcuni lungo la catena appenninica o nell’entroterra siciliano, ma anche arcipelaghi di isole dall’altra parte del mondo che hanno vissuto senza registrare alcun caso di positività e che, di fatti, il virus l’hanno conosciuto solo attraverso la televisione e i resoconti giornalistici.
Sovente non si tratta nemmeno di mete turistiche tout court ma di posti che comunque meriterebbero di essere visitati, mentre in altri casi parliamo di piccoli paradisi che oggi possono dirsi “sicuri” e che, se da un lato certamente vogliono continuare a mantenere questo invidiabile status e quindi sono molto rigorosi all’ingresso affinché il Coronavirus non faccia loro visita, dall’altro rappresentano indubbiamente delle mete di richiamo per coloro che in questo primo scorcio dio 2021 vogliono fuggire dalla pandemia e trascorrere qualche giorno in queste piccole oasi in cui la ‘normalità’ (ammesso che quanto vivevamo fino al 2019 potesse definirsi tale) è ancora all’ordine del giorno.
VACANZE COVID-FREE: VIAGGIARE VERSO I ‘PARADISI SICURI’ IN ITALIA E NEL MONDO
Indubbiamente la possibilità di viaggiare senza rischi e recarsi in località Covid-free è e sarà in futuro, quando i flussi turistici torneranno pian piano ai livelli pre-pandemia, un importante fattore attrattivo e senza dimenticare nemmeno il rinnovato desiderio escapista dopo i lunghi mesi trascorsi in casa unito pure alla necessità di vacanze più intime, a volte di prossimità o comunque lontane dai luoghi troppo affollati. In tal senso i piccoli centri o le isole e gli arcipelaghi nel bel mezzo dell’oceano rappresentano le migliori testimonianze di mete in cui non v’è traccia del virus.
Si può partire proprio dal Bel Paese citando il caso delle Isole Eolie (anche se di recente qualche sporadico caso di positività è stato riscontrato) che, come hanno diffusamente spiegato i media nelle scorse settimane, erano riuscite ad avere l’invidiabile primato di cinque isole ‘sicure’ su sette, grazie anche a regole stringenti e all’impossibilità dei residenti di spostarsi da una all’altra se non con l’autocertificazione. L’arcipelago nel Tirreno, a nord delle coste sicule, un piccolo paradiso naturale grazie alla sua vegetazione rigogliosa e alle spiagge da cartolina, si propongono come meta ideale quando si potrà ricominciare a spostarsi più liberamente e in questo caso le restrizioni severe non hanno costituito un danno per l’economia locale ma potrebbero anzi essere un vantaggio competitivo nel medio termine.
DALLE EOLIE ALLE ISOLE COOK: E C’È ANCHE UN “ESCAPE PASS” CHE…
Non solo le isole più gettonate dal punto di vista turistico ma pure quelle che garantiscono uno splendido… isolamento e che fanno della mancanza di tante infrastrutture e della natura selvaggia il loro punto di forza: per chi non si volesse allontanare troppo c’è quella dell’Asinara dove l’occasione di godere di spiagge vuote è ghiotta, senza dimenticare quella greca di Polyaigos. Dall’altra parte del pianeta, invece, è stato spesso citato il caso delle Isole Cook (dipendenti politicamente dalla Nuova Zelanda) in Polinesia, nel bel mezzo del Pacifico: si tratta di uno dei pochi Paesi al mondo totalmente Covid-free grazie anche alla chiusura delle frontiere e che rappresenta il miglior compromesso tra sicurezza sanitaria e meraviglie paesaggistiche con i suoi atolli; anzi, per dire di come lì la vita scorra normalmente sono stati organizzati alcune settimane fa addirittura di Giochi Olimpici delle Cook che hanno coinvolto gli abitanti locali per un’iniziativa lodata pure dal CIO.
In attesa di potervi approdare, segnaliamo infine una interessante iniziativa a riguardo: la compagnia area britannica Virgin Atlantic ha organizzato pacchetti denominati “Escape Pass” alla volta di mete Covid-free esotiche e misteriose (Antigua, Grenada, Barbados e altri) e con l’esatta destinazione finale decisa solamente due settimane prima, liberando così i propri clienti dall’obbligo di quarantena una volta rientrati in UK (anche se ciò non può essere sempre garantito, NdR) e dallo stress di dover rinviare il viaggio o stare continuamente a monitorare la situazione epidemiologica di quei luoghi; in più è prevista un’assicurazione di viaggio che copre pure dal rischio, remoto ma comunque non eliminabile, di contrarre il virus.