Per molti anni i videogiochi sono stati additati come degli strumenti che portassero quasi all’auto distruzione di chi li utilizzava. Molte volte abbiamo infatti sentito il parere di presunti esperti ed opinionisti con frasi del tipo: “E’ anche colpa dei videogiochi se…”, con riferimento ad un caso di cronaca di violenza minorile. Dichiarazioni che ovviamente sono sempre state rimandate al mittente dalla community di videogiocatori ma anche dagli attori protagonisti dello stesso mercato, e questo dissenso sembra ora trovare accoglimento in un importante studio.
Ebbene, secondo il professor Andreas Eisengerich dello stimato Imperial College di Londra, i videogiochi sono tutt’altro che nocivi alla mente, visto che permetterebbero a chi li gioca di dare un senso alla propria vita e in generale di godere di positività. Il riferimento è in particolare a quei giochi “open world”, ovvero, quelli dove il gamer può tranquillamente esplorare il mondo videoludico, e che secondo appunto il docente del prestigioso istituto londinese garantirebbero un senso di esplorazione, ma anche la possibilità di sviluppare abilità e padronanza.
VIDEOGIOCHI OPEN WORLD “L’UTENTE SI MUOVE LIBERAMENTE…”
Attraverso i videogiochi di questo tipo “a mondo aperto”, i giocatori possono muoversi liberamente senza alcuna restrizione, e proprio per questo non vi è l’ansia di raggiungere un determinato obiettivo o di completare un particolare compito. Semplicemente, questa possibilità di esplorazione permette all’utente di vivere in un mondo alternativo, dove ci sono personaggi di fantasia con cui si interagisce, senza alcuna competizione, ne tanto meno degli obiettivi che ti portino ad avere un alto livello di eccitazione o di urgenza.
E’ infatti lo stesso giocatore a decidere il ritmo della partita, della giocata, nonché a scegliere quali compiti portare a termine: “Questo stile – aggiunge il docente autore della ricerca – favorisce una connessione più profonda con il mondo” dei videogiochi. Per arrivare a questo importante risultato, per certi versi scioccante visto appunto quanto scritto all’inizio, sono state effettuate 32 diverse interviste e nel contempo sono stati sottoposti 609 sondaggi a studenti che giocano regolarmente ai videogiochi ed in particolare agli open world.
VIDEOGIOCHI OPEN WORLD “CREANO RILASSAMENTO”
Questi tipi di giochi vengono apprezzati per la possibilità di evadere dalla realtà quindi dallo stress della vita di tutti i giorni, permettendo così un benessere emotivo. Lo studio sottolinea come gli utenti abbiamo dimostrato un “rilassamento significativo” ma nel contempo anche una maggiore “pace interiore”, facendo di fatto del videogioco una sorta di meditazione interna.
Gli scienziati sottolineano alla fine dei risultati che resta comunque importante non abusare dei videogiochi, precisando che è sempre consigliato un uso moderato degli stessi, preferendo quindi l’attività fisica o trovando comunque un giusto bilanciamento. Fra i videogiochi Open World più famosi vi sono senza dubbio Minecraft, Legend of Zelda Breath of the Wild, ma anche Hogwarth Legacy dell’universo di Harry Potter, e molti altri ancora.