“Vietare le pellicce in tutta Europa”. E’ questa la richiesta effettuata da Eurogroup for Animals, gruppo che ha presentato una Ice, leggasi una Iniziativa dei cittadini europei, che come scrive il Corriere della Sera è una sorta di legge di iniziativa popolare a livello Ue, che ha come obiettivo appunto quello di vietare la produzione di pellicce, ma non solo. Il gruppo mira infatti a vietare gli allevamenti di animali di produzione di pellicce in tutto il territorio dell’Unione, quindi proibire l’importazione di capi già confezionati in Paesi Terzi, di moda da tutelare le specie selvatiche, non adatte a vivere nelle gabbie per loro caratteristiche etologiche.
Inoltre, con tale richiesta, si punta a tutelare l’ambiente e la biodiversità, prevenendo focolai di infezioni che sono potenzialmente pericolosi per l’uomo, leggasi quanto accaduto con i visoni e il covid. I promotori di questa iniziativa hanno 12 mesi di tempo per raccogliere almeno un milione di firme in sette diversi stati membri dell’Ue, presentando poi la richiesta alla Commissione Europea per una legislazione ad hoc.
“VIETARE PELLICCE IN EUROPA”, SIMONE PAVESI: “ABBIAMO UNA GRANDE OPPORTUNITA’”
Simone Pavesi, responsabile dell’area moda per la Lav, fra i sette promotori dell’iniziativa contro le pelliccie sostenuta da Eurogroup for Animals, commenta: «Abbiamo l’opportunità di porre fine ad un’industria anacronistica, crudele, insalubre da cui la maggior parte delle principali aziende della moda ha già preso le distanze. I grandi marchi hanno deciso di passare al fur free in linea con il crescente valore di rispetto per gli animali che cittadini e consumatori dimostrano sempre più. Diversi Paesi, tra cui l’Italia, hanno già vietato gli allevamenti di pellicce. È giunto il momento di estendere questo divieto a tutta l’Unione europea».
Reineke Hameleers, ceo di Eurogroup for Animals, aggiunge: «I cittadini europei hanno già indotto a cambiare il sistema moda. Il Consiglio europeo dell’agricoltrura ha dimostrato che ora c’è anche una volontà politica. Chiediamo alle persone di aiutarci a fare la storia e vietare le pellicce una volta per tutte».