Si chiama Rexal Ford, ha 46enne ed nato in America l'uomo fortemente sospettato del duplice omicidio di villa Pamphili
E’ stato arrestato nella giornata di ieri in Grecia Rexal Ford, l’uomo accusato di aver ucciso una bimba di otto mesi e di aver poi occultato il cadavere della sua madre di 30, il giallo di villa Pamphili in Roma. Come riferisce Open si tratta di un 46enne cittadino americano che era volato lontano dall’Italia per provare a far perdere le tracce di se, dopo aver preso un biglietto aereo con la sua carta di credito Mastercard.
Eppure nella captale viveva per strada, una condizione che poco si sposa con una vacanza nel mar Egeo: cosa si nasconde quindi dietro quest’uomo proveniente dalla California? E soprattutto, perchè ha compiuto quel duplice terribile delitto a villa Pamphili? Open racconta che il 46enne Rexal Ford fosse in Europa da circa due anni, e che nella terra natia aveva collezionato violenze di ogni genere. Di recente sarebbe giunto in Italia dove nei giorni precedenti il macabro ritrovamento era stato visto bazzicare nelle mense dei poveri, ma avrebbe anche tentato di entrare nell’albergo di Torre Argentina senza pagare.
REXAL FORD, PRESUNTO OMICIDA VILLA PAMPHILI: IL TELEFONO E LA RISSA
Gli inquirenti si sono messi subito sulle sue tracce dopo il ritrovamento di una settimana fa, grazie anche alle numerose testimonianze che hanno descritto quest’uomo sospetto aggirarsi attorno a villa Pamphili con la donna e la sua figlia di 8 mesi. Tanti i passi falsi commessi dal presunto killer, a cominciare dall’attivazione di una scheda telefonica per il suo telefono, smartphone che risulterà poi decisivo per localizzarlo appunto in Grecia.
Il 20 maggio scorso, invece, l’uomo viene segnalato per una rissa avvenuta a Campo de Fiori con tanto di intervento della polizia, e una volta fermato dalle forze dell’ordine dice di essere un regista americano e che la donna e la bimba che erano con loro sarebbero moglie e figlia.

REXAL FORD, PRESUNTO OMICIDA VILLA PAMPHILI: I SUOI PASSI FALSI
Peccato però che nessuno abbia i documenti, mentre Rexal Ford ha una ferita alla testa da cui perde sangue: quello scatto è stato pubblicato in questi giorni da Chi l’ha visto, ed è stato prodotto da una poliziotta. Il 5 giugno, poi, l’uomo viene immortalato da delle telecamere mentre tenta di entrare nell’albergo di Largo Argentina; Rexal Ford tenta di salire le scale con una bimba e un trolley prima di venire fermato: interviene la polizia che gli chiede della donna, ma lui replica che era tornata in America.
La povera 30enne, madre della bimba di 8 mesi, sarebbe deceduta proprio poche ore prima, probabilmente il 4 giugno secondo quanto stabilito dall’autopsia. La notte di quel giorno viene avvistato mentre cammina su via Leone XIII con in braccio la piccola che però viene vista in una posizione innaturale come raccontano alcuni testimoni, dopo di che, poche ore dopo, potrebbe averla adagiata nel parco di villa Pamphili fino appunto al ritrovamento del 7 giugno. L’11 giugno la fuga in Grecia, quando comincia a capire che il cerchio si sta per chiudersi, fino appunto all’arresto di ieri.