Omicidio di Villa Pamphili, parla la madre di Anastasia che racconta a Chi L'Ha Visto? il passato della figlia e la relazione difficile con Rexal Ford
Omicidio di Villa Pamphili, Tatiana, madre di Anastasia Trofimova, la ragazza trovata morta nel parco insieme alla bambina di 8 mesi, è intervenuta di nuovo a Chi L’ha Visto? Che l’ha intervistata per chiarire alcuni aspetti sulla vicenda, soprattutto sul passato della figlia e sulla vita che conduceva prima di conoscere quel ragazzo americano che poi l’aveva costretta a vivere come una senzatetto, promettendole un futuro nel mondo del cinema. “Aveva studiato all’Accademia statale siberiana dei trasporti, seguiva corsi di gestione“, dice la donna, ricordando anche che poi, mentre la figlia era a Malta per studiare l’inglese, aveva conosciuto Francis Kaufman, che si faceva chiamare Rexal Ford e le aveva promesso un futuro nel mondo del cinema dicendo di essere un famoso regista con contatti ed amicizie importanti.
Da quel momento, racconta Tatiana: “Mia figlia aveva iniziato a perdere i contatti con la famiglia e le amiche, perchè lui non le permetteva di comunicare, anche le chiamate con me erano brevi e sporadiche“, sottolineando in particolare come durante le poche videochiamate che riceveva, la ragazza era costretta ad avvicinare lo schermo al volto per non far vedere dove viveva, fingendo che andasse tutto bene, e ogni tanto inviava foto della bambina, ma sempre e solo dal telefono del compagno.
Tatiana, la mamma di Anastasia Trofimova: “La bambina viveva come un fantasma, non era neanche registrata all’anagrafe”
Tatiana, la mamma di Anastasia Trofimova trovata morta a Villa Pamphili, ha raccontato a Chi L’Ha Visto? di non essere stata mai a conoscenza delle reali condizioni di vita della figlia, anche se era preoccupata per la nipote Andromeda, perchè: “La bambina viveva come un fantasma, non era stata mai neanche registrata all’anagrafe a 8 mesi dalla nascita“. Oltre a questo, la donna aveva capito che la figlia aveva dei problemi con il compagno che ora è indagato per omicidio, visto che le comunicazioni erano sempre più rare.
“Non sapevo che viveva come una senzatetto e dormiva dentro una tenda in un parco pubblico“, ha detto, aggiungendo: “Quando mi chiamava diceva va tutto bene“. Poi quell’ultimo messaggio inviato via email il 3 giugno scorso, poco prima di scomparire, che sembrava una vera e propria richiesta d’aiuto, nel quale Anastasia rivela di avere difficoltà con Rexal Ford scrivendo: “Le cose tra me e lui non vanno bene“, ma poi concludeva con: “Sono sicura che troveremo un modo per risolvere“.
