Un violento attacco all’arma bianca ha scosso Villach e l’Austria nella giornata di sabato: un ragazzo di 14 anni è morto e altre 5 persone sono rimaste ferite, tre delle quali sono ricoverate in terapia intensiva per le loro gravi condizioni. L’autore dell’attentato è un siriano di 23 anni che prima di essere fermato è riuscito a seminare per 7 minuti il panico nella cittadina austriaca.
Il movente è di matrice islamista, stando a quanto riferito dal ministro dell’Interno austriaco Gerhard Karner in conferenza stampa. Infatti, l’aggressore si era radicalizzato online e durante la perquisizione a casa sua è stata trovata una bandiera dell’Isis. Inoltre, alcuni testimoni lo avrebbero sentito urlare “Allah Akbar” durante l’agguato. A fermare l’attentatore sarebbe stato un connazionale, un fattorino siriano di 42 anni che per impedire un’escalation di violenza lo ha investito con la propria auto.
“C’è compassione, c’è tristezza, ma in questi momenti c’è anche, comprensibilmente, rabbia e collera. Rabbia per un attentatore islamico che ha accoltellato a caso persone innocenti qui in questa città“, ha dichiarato il ministro austriaco, secondo cui le autorità dovrebbero avere maggiori poteri per controllare i richiedenti asilo. Inoltre, per Karner dovrebbero esserci “controlli di massa in molte aree“, dato che il sospetto non aveva attirato l’attenzione delle autorità.
POLEMICHE IN AUSTRIA DOPO ATTACCO A VILLACH
La polizia austriaca ha dichiarato che il 23enne accusato di omicidio e tentato omicidio aveva registrato un giuramento di fedeltà all’Isis. L’attentato a Villach fa seguito a un progetto terroristico sventato in agosto, quando emerse che un adolescente legato all’Isis aveva pianificato un attacco suicida a un concerto di Taylor Swift a Vienna. Ma questo attacco di sabato arriva soprattutto a pochi giorni da quello di Monaco, in Germania, dove un afghano ha travolto la folla a bordo della sua auto, ferendo una decina di persone, due delle quali sono morte.
Inoltre, questa vicenda è destinata a infiammare ulteriormente il dibattito politico in Austria, dove il partito di estrema destra FPO, arrivato primo alle elezioni parlamentari di settembre, ha dichiarato la settimana scorsa di non essere in grado di formare una coalizione di governo. “Nessun migrante potrebbe commettere un omicidio o qualsiasi altro crimine nel nostro Paese se non fosse in Austria“, ha dichiarato il leader dell’FPO Herbert Kickl in un comunicato.
Sull’attentato è intervenuto via social anche il cancelliere conservatore Alexander Schallenberg, il cui governo è in carica con funzioni di interim: “L’islamista che ha commesso l’attentato sarà perseguito fino in fondo dalla legge. Perché l’odio, l’intolleranza e l’estremismo non hanno posto nella nostra società aperta e pluralista“.