Il Parlamento europeo, compatto, ha espresso la volontà di far divenire la violenza di genere un eurocrimine: dopo le affermazioni delle scorse ore effettuate da Ursula von Der Leyen, è stata avanzata ufficiale richiesta alla Commissione europea per rafforzare gli strumenti legislativi per prevenire morti, violenze e discriminazioni. “Il femminicidio è la forma più estrema di violenza di genere contro le donne e le ragazze”, si legge nel documento parlamentare approvato con 427 voti a favore, 119 contrari e 140 astensioni.
Le discriminazioni che si punta a ridurre non riguardano esclusivamente le donne, ma anche le persone Lgbtq+, tanto a livello fisico, quanto a livello telematico. Inoltre, “anche negare l’assistenza all’aborto sicuro e legale è una forma di violenza di genere”, rilevano gli eurodeputati che fanno notare che la situazione è letteralmente degenerata a seguito della pandemia di Coronavirus. Quindi, l’Eurocamera chiede alla Commissione di osservare la violenza di genere come una nuova sfera di criminalità ai sensi del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
“VIOLENZA DI GENERE SIA EUROCRIMINE”: LE REAZIONI DEGLI EUROPARLAMENTARI
La violenza di genere, dunque, entra prepotentemente nel mirino del Parlamento europeo. Lo affermano anche alcune europarlamentari italiane, le cui opinioni sono state raccolte da “Il Fatto Quotidiano”, a cominciare da Laura Ferrara (Movimento Cinque Stelle): “Una donna europea su tre ha subìto violenza fisica e/o sessuale, mentre tre donne su quattro hanno subito molestie sessuali sul luogo di lavoro. Le istituzioni europee sono dalla parte delle donne, ma anche delle persone LGBTQ+, che subiscono discriminazioni e soprusi e faranno di tutto per difenderle. Il modello per tutti è la legge italiana del 2019 sul Codice Rosso, approvata grazie al Movimento 5 Stelle, che ha introdotto nel codice penale quattro nuovi reati e prevede una corsia preferenziale riservata alle denunce per violenza di genere”.
L’eurodeputata del Pd Pina Picierno, invece, ha asserito quanto segue: “Inserire la violenza di genere in una competenza giuridica europea è importantissimo per molti motivi… Si riconosce il carattere sovranazionale di questo crimine, si danno maggiori strumenti per combatterlo, si danno maggiori vincoli a quegli stati che nella tutela delle donne e nella lotta alle violenze sono ancora molto indietro, spesso a causa di classi dirigenti e governi reazionari”.