La Spagna (Congresso dei deputati) ha approvato una nuova legge contro le violenze s*ssuali, ribattezzata “solo un sì è un sì”. Di fatto, viene ritenuto stupro qualunque atto s*ssuale in cui una delle persone coinvolte non abbia fornito il proprio consenso, anziché (come accadeva in passato) solamente i rapporti in cui vi siano state dimostrabili minacce, violenze o costrizioni. Sky Tg24 riferisce che “gli unici gruppi che hanno votato contro la norma sono stati il Partito Popolare (Centrodestra) e Vox (estrema Destra)”. Occorre precisare che, per l’approvazione definitiva, la legge sarà sottoposta a un passaggio al Senato, ma non sono attesi clamorosi ribaltoni o sorprese.
La nuova norma contro le violenze s*ssuali approvata in Spagna cancella, ad esempio, la differenza nel codice penale tra “abuso s*ssuale” (che non contempla violenza o intimidazione ed è associato a pene più lievi) e “aggressione sessuale” (con violenza, associato a pene più gravi), lasciando in vigore solo il secondo. Irene Montero, ministro delle Pari Opportunità, ha asserito: “È una legge decisiva per cambiare la cultura sessuale nel nostro Paese. Vogliamo lasciarci alle spalle la cultura della violenza s*ssuale e costruire una vera cultura del consenso. Si considererà che esiste consenso quando è stato liberamente espresso con atti che, date le circostanze del caso, esprimono chiaramente la volontà dell’interessato”.
VIOLENZA S*SSUALE, SPAGNA APPROVA NUOVA LEGGE DOPO IL CASO “LA MANADA”
Le legge contro la violenza s*ssuale in Spagna, scrive ancora Sky Tg24, era stata proposta direttamente dal governo di coalizione di Centrosinistra guidato dal primo ministro socialista Pedro Sánchez, soprattutto “sulla scia del caso dello stupro di gruppo noto come La Manada, dal nome del gruppo WhatsApp creato da cinque uomini accusati di avere stuprato una donna di 18 anni a Pamplona“.
Si è trattato di uno dei casi più discussi nella storia giudiziaria della Spagna, in quanto il tribunale locale aveva stabilito che contro la donna ci fosse stato abuso s*ssuale, ma non uno stupro, perché la donna non aveva subìto violenze. In seguito, “il Tribunale supremo spagnolo ribaltò la sentenza, stabilendo che si fosse trattato invece di uno stupro di gruppo”.