IL MONITO DI VON DER LEYEN ALLA RUSSIA
«L’Ucraina deve vincere questa guerra e l’aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico»: è stata netta la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum di Davos.
Dopo l’intervento di ieri del Presidente Zelensky che ha intimato l’Occidente di interrompere qualsiasi affare economico-commerciale, la leader della Commissione promette nuovo sostegno a Kiev, sottolineando «Faremo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a prevalere e riprendere il futuro nelle loro mani. Per la prima volta nella nostra storia, l’Ue fornisce aiuti militari a un Paese sotto attacco. Stiamo mobilitando il nostro pieno potere economico. Le nostre sanzioni stanno prosciugando l’economia russa e la macchina da guerra del Cremlino. I nostri Stati membri si prendono cura di 6 milioni di rifugiati ucraini e di 8 milioni di sfollati interni». Non solo, Von der Leyen ha ribadito in più passaggi del suo intervento come allo stesso tempo l’Ucraina necessità di un sostegno diretto al bilancio per mantenere l’economia in funzione: «pensioni, stipendi, servizi di base. Abbiamo proposto oltre 10 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria, il più grande pacchetto mai concepito dall’Unione europea per un paese terzo. Anche altri paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, stanno facendo del loro meglio. Si tratta di un’operazione di soccorso economico senza precedenti nella storia recente».
UE-RUSSIA, COME SARÀ IL FUTURO DEI RAPPORTI?
Serve però fare di più, ha detto ancora Von der Leyen ricordando le richieste fatte ieri dal Presidente dell’Ucraina: «Con la stessa determinazione aiuteremo mano nella mano l’Ucraina a risorgere dalle ceneri. Questa è l’idea alla base della piattaforma di ricostruzione che ho proposto al presidente Zelenskyy. Ieri, nel suo discorso qui a Davos, ha riconosciuto l’unità senza precedenti del mondo democratico, la comprensione che la libertà deve essere combattuta. La ricostruzione dell’Ucraina richiede anche la nostra unità senza precedenti».
La Presidente della Commissione Europea ha poi accusato Putin di sfruttare la fame e il grano a fini di potere, bloccando le esportazioni alimentari tanto della Russia quanto dell’Ucraina: «L’artiglieria russa bombarda i granai in tutta l’Ucraina deliberatamente – afferma ancora Ursula Von der Leyen da Davos – le navi da guerra russe nel Mar Nero bloccano le navi ucraine piene di grano e di semi di girasole. Le conseguenze di questi atti vergognosi sono lì da vedere. I prezzi del grano a livello globale stanno salendo alle stelle e sono i Paesi fragili e le popolazioni vulnerabili che soffrono di più». Infine, rispondendo direttamente alla domanda del direttore del Forum Economico di David, Klaus Schwab, la leader europea sottolinea come nel prossimo futuro occorrerà riprendere il dialogo tra Russia e Unione Europea: «Se torna alla democrazia, allo stato di diritto, al rispetto dell’ordine internazionale, la risposta è sì. La Russia è un nostro vicino, con la Russia condividiamo la storia. La nostra opposizione alla brutale invasione è l’opposizione alla leadership di Mosca. I russi devono decidere il loro futuro».
Today, @wef must address the costs and consequences of Putin’s war of choice.
This is putting our whole international order into question.
And that’s why countering Russia’s aggression is a task for the entire global community.
https://t.co/fU59uhpiuB— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 24, 2022