In un’economia globale fortemente condizionata dalle nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea, il presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha scelto di intervenire pubblicamente per ribadire chiaramente la crescente richiesta di stabilità che arriva da diversi Paesi, dopo le recenti tariffe imposte da Donald Trump – che prevedono dazi del 20% per l’UE e del 10% per altri partner internazionali – che hanno avuto un impatto immediato sui mercati e sul clima di fiducia tra gli attori globali.
Nonostante la successiva sospensione parziale per 90 giorni, i dazi su acciaio, alluminio e automobili europei sono rimasti attivi, mantenendo alta la tensione tra le due sponde dell’Atlantico e – in questo scenario già delicato – Von Der Leyen ha dichiarato a Politico che diversi governi (tra cui Canada, India, Filippine, Nuova Zelanda ed Emirati Arabi) stanno mostrando interesse a rafforzare i legami con l’Europa, vista come un partner commerciale stabile e affidabile.
Von Der Leyen ha evitato di citare direttamente gli Stati Uniti ma ha parlato di un “ambiente globale sempre più imprevedibile” e di un ordine mondiale che si sta trasformando profondamente; secondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio, se le tariffe reciproche venissero reintrodotte pienamente, il commercio globale potrebbe subire un calo dell’1,5% entro la fine dell’anno con un impatto tragico soprattutto sul Nord America.
Von Der Leyen, l’UE e il ruolo di partner commerciale affidabile
Ursula Von Der Leyen ha poi ribadito l’intenzione dell’Unione Europea di rafforzare il proprio ruolo nei rapporti internazionali, presentandosi come un polo di riferimento per tutti i Paesi che cercano accordi basati su regole chiare e stabilità politica e a sostegno di questa linea, ha citato un recente sondaggio Eurobarometro che mostra un supporto all’UE da parte dei suoi cittadini pari al 74% (il livello più alto registrato negli ultimi quarant’anni).
Questo dato, secondo lei, conferma che anche all’interno dei confini europei cresce la fiducia in un modello di integrazione economica e politica che, nonostante le difficoltà, continua a offrire una prospettiva condivisa; parallelamente, Bruxelles sta cercando di accelerare il dialogo su nuovi accordi commerciali come quello con il Mercosur, bloccato da anni.
In tutto ciò, la posizione americana rimane ambigua: Trump ha incontrato Giorgia Meloni alla Casa Bianca promettendo un accordo con l’UE “al 100%” ma senza fornire dettagli concreti, di conseguenza i vertici europei – esclusi dai colloqui bilaterali con Washington – rimangono prudenti.
Data la situazione in bilico, Ursula Von Der Leyen starebbe organizzando una visita ufficiale in Cina per incontrare il presidente Xi Jinping entro la fine dell’anno, segno della volontà dell’Unione di diversificare le proprie alleanze strategiche e rafforzare la sua autonomia sul piano internazionale.