Entra nel vivo la corsa verso l’esame di Maturità 2025 con la consueta firma – nella giornata di ieri, lunedì 31 marzo – da parte del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dell’ordinanza con la quale sono state definite le date della prima e della seconda prova che gli studenti del quinto anno delle superiori saranno chiamati a svolgere, nonché la conferma di tutte le (poche, ma comunque significative) novità di quest’anno scolastico; mentre al contempo già da gennaio si conoscono le materie oggetto della seconda prova – quella d’indirizzo, differente per i vari istituti – della Maturità 2025.
Partendo proprio dalle informazioni più ‘pratiche’ sulla Maturità 2025, la data fissata dal Ministero per la prima prova di italiano – il classico tema a scelta tra le varie tracce letterarie, argomentative o di attualità – è quella di mercoledì 18 giugno alle ore 8:30, mentre il giorno successivo si procederà su tutto il territorio nazionale con la seconda prova e i temuti orali saranno disposti dalle singole commissioni tendenzialmente una settimana dopo gli scritti: tra le materie della seconda prova – che trovate tutte dettagliate cliccando su queste parole – non ci sono grandi novità tra latino al Classico, matematica allo Scientifico, la prima lingua d’indirizzo al Linguistico; ma anche economia aziendale per l’AFM, informatica per i SIA e – tra le altre – scienze umane all’omonimo indirizzo.
Tutte le novità sull’esame di Maturità 2025: dal voto in condotta ai Pcto, l’ordinanza di Valtidata
Entrando nel merito delle preannunciate novità sulla Maturità 2025 quella più importante riguarda sicuramente il nuovo peso attribuito dal Ministero al voto in condotta, ma prima di arrivarci vale la pena ricordare che quest’anno torneranno ad essere obbligatori i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento – meglio noti con la sigla Pcto, o anche come quella un tempo chiamata ‘Alternanza Scuola-Lavoro’ – o qualsiasi percorso assimilabile che il Consiglio di classe riterrà coerente e valido per l’ammissione.
Venendo alla questione del voto in condotta, le novità sulla Maturità 2025 sono almeno tre: la prima riguarda chi arriva all’esame con una valutazione inferiore o pari a 5 e che sarà automaticamente rimandato; la seconda – invece – richiederà a chi verrà ammesso con un voto pari a 6 e dovrà integrare nella prova orale un elaborato critico sulla cittadinanza attiva e solidale (il tema e le date di consegna verranno poi definite dal Consiglio di classe durate l’ultimo scrutinio dell’anno accademico e comunicate il giorno dopo); mentre al terza prevede che solamente chi avrà almeno 9 in condotta potrà ricevere il massimo del punteggio.