Maturità 2025, come calcolare il voto finale? Ecco i criteri di valutazione e i vari punteggi assegnati a prove e crediti scolastici

L’esame di Maturità 2025 è iniziato, più di 500mila studenti stanno affrontando gli esami per il conseguimento del diploma, utile per l’accesso all’università o nel mondo del lavoro. Quest’anno non ci sono stati cambiamenti sostanziali nella struttura dell’Esame di Stato e nella composizione delle commissioni, tuttavia sono stati introdotti alcuni criteri nuovi per quanto riguarda il calcolo del voto finale, composto da una somma dei vari punti ottenuti agli scritti più la valutazione dell’orale, i crediti formativi del triennio ed eventuali bonus legati soprattutto a casi particolari di eccellenza durante tutto il percorso di studi.



Per capire come funziona il meccanismo, bisogna partire dal valore che viene assegnato alle due prove e al colloquio orale, con un punteggio massimo di 20. A questi risultati, che possono portare fino a 40 punti di partenza, andrà poi aggiunto il credito suddiviso in 15 punti per il quinto anno, 13 per il quarto e 13 per il terzo, che pesa per un 60% e può far arrivare il candidato al traguardo dei 100/100 con possibilità di lode, con un minimo di 60/100 necessario per il superamento dell’esame.



Voto Maturità 2025, come si calcola il punteggio finale e quanto incidono prove e crediti formativi

Come si calcola il voto dell’esame di maturità 2025? Oltre alla somma dei vari crediti ottenuti nel percorso di studi dell’ultimo triennio, gli studenti dovranno considerare l’esito delle tre prove, i due scritti quello di italiano, l’altro tipico di indirizzo e l’orale, che valgono ognuno un massimo di 20 punti. In base al valore raggiunto, si otterrà il numero finale che sarà espresso in centesimi e andrà da un minimo di 60 ad un massimo di 100. A pesare sul traguardo finale non sarà però soltanto la valutazione delle capacità e delle conoscenze nelle varie materie, ma anche il comportamento.



Colloquio orale alla Maturità (ANSA, Alessandro Di Marco)

Una delle novità introdotte è infatti quella del voto in condotta, indispensabile per sostenere l’esame stesso. Sotto alla sufficienza, espressa con 6 infatti non si viene ammessi alla maturità. Mentre chi passa con il 6 dovrà discutere in sede di colloquio un elaborato sui temi di cittadinanza attiva e solidale. Per i candidati considerati particolarmente meritevoli inoltre sono previsti bonus oltre alla lode, come ad esempio premi ed agevolazioni per l’accesso a borse di studio, ma anche una iscrizione nell’albo delle eccellenze ministeriale.