Whoopi Goldberg: “Olocausto? Non riguardava inizialmente la razza”
Whoopi Goldberg lo scorso febbraio ha affermato che l’Olocausto non riguardava “inizialmente la razza” e che gli ebrei non sarebbero stati uccisi per una questione di etnia, bensì per “la disumanità dell’uomo verso un altro uomo”. L’attrice premio Oscar era stata sospesa dal suo show The View per due settimane e dopo aver offerto le sue “più sincere scuse” per aver “ferito” con i suoi commenti, è tornata nuovamente a ribadire le proprie posizioni pochi giorni fa.
L’attrice ha affermato ancora una volta che l’Olocausto non riguardava la razza, insistendo sul fatto che i nazisti “non stavano uccidendo per razzismo”. È dunque tornata a ripetersi sull’argomento che l’ha vista sospesa a febbraio dal suo talk show The View. “Ricorda chi stavano uccidendo per primo. Non stavano uccidendo per questioni razziali, stavano uccidendo fisicamente. Stavano uccidendo persone che consideravano mentalmente difettose. E poi hanno preso questa decisione” ha affermato al The Times Goldberg, che ha ancora detto che essere ebrea non è una razza come essere nera, perché non era identificabile.
Le parole di Whoopi Goldberg
Alla domanda se l’Olocausto, che provocò la morte di sei milioni di ebrei, riguardasse la razza, Whoopi Goldberg ha dichiarato al The Times Magazine che “In origine non era così”. Ha dunque ribadito ancora una volta le sue posizioni che a febbraio avevano destato tanto scalpore. L’attrice aveva affermato proprio lo scorso febbraio che gli ebrei non fossero una razza e che l’Olocausto era un evento che coinvolgeva “due gruppi bianchi di persone”.
Le parole dell’attrice premio Oscar avevano fatto discutere. Jonathan Greenblatt, ceo dell’Anti-Defamation League, un’organizzazione non governativa ebraica, aveva risposto così: “No, Whoopi Goldberg, l’Olocausto riguardava l’annientamento sistematico del popolo ebraico da parte dei nazisti, che li consideravano un’etnia inferiore. Li hanno disumanizzati e hanno usato questa propaganda razzista per giustificare il massacro di 6 milioni di ebrei. La distorsione dell’Olocausto è pericolosa”. Una dura risposta era arrivata anche dal Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti: “Il razzismo era centrale nell’ideologia nazista. Gli ebrei non erano definiti dalla religione ma dall’etnia. Le convinzioni razziste naziste hanno alimentato il genocidio e l’omicidio di massa”.