La scomparsa di Papa Francesco ha evocato un dolore dilaniante in maniera indistinta tra fedeli e non, una notizia che ha sconvolto il mondo e che ha evocato in molti emozioni contrastanti ma anche innumerevoli ricordi che meritano di essere raccontati. Se ne parla anche oggi a La Volta Buona con diversi ospiti che hanno avuto modo di incrociare il Santo Padre; spicca in particolare il toccante aneddoto di Wilma Goich, legato alla prematura e terribile scomparsa di sua figlia Susanna a causa della malattia. La cantante ha infatti inciso una canzone dopo quel tragico evento dove, in chiusura, si può udire appunto una registrazione con la voce di Papa Francesco. Il brano è chiaramente arrivato anche al compianto pontefice che, a quel punto, ha anche incontrato Wilma Goich. Il ricordo di quel giorno suscita un toccante pianto della cantante che, con voce rotta, riesce a fatica a ricostruire le emozioni di quell’incontro speciale.
Wilma Goich a La Volta Buona: “Papa Francesco mi disse: ‘Non hai perso tua figlia’…”
“Gli portai il mio cd e lui con grande dolcezza e carineria mi disse: ‘Ma sei grande, hai la voce di bambina’, pensava fossi più giovane…”. Inizia così il racconto di Wilma Goich, un aneddoto divertente che mette in evidenza la verve di Papa Francesco e come fosse quasi atipico rispetto al suo ruolo. Un grande senso di umanità ha accompagnato il pontificato del Santo Padre come testimoniato dal racconto della cantante: “Ha percepito il mio dolore, gli ho raccontato della perdita di mia figlia, e lui mi ha riposto: ‘Non l’hai persa, ce l’avrai sempre’. Queste parole mi risuonano in testa tutti i giorni, ora prego tanto per lui, tutte le sere. Non sono una bigotta ma ho le mie preghiere per le persone care e per gli amici che non ci sono più, lui ora rientra tra queste ma per me ci sarà sempre, perchè era troppo…”.
Wilma Goich non è riuscita a trattenere le lacrime durante il suo racconto a La Volta Buona: “Mi commuovo sempre perchè quando si parla dei figli, anche da vivi, succede… Sono sicura che mia figlia, lassù, si starà dando da fare”.