Le mitiche Winx, cartone animato con protagonista le fate tanto amate dei bambini, stanno per diventare una serie tv live action. Il prossimo 22 gennaio, infatti, farà il suo esordio su Netflix, Fate: The Winx Saga, da un’idea dell’italianissimo Iginio Straffi. «Dicevo da tempo – le parole dello stesso Straffi, ceo di Rainbow e produttore esecutivo del progetto, intervistato ieri, 10 dicembre, dal Corriere della Sera – che questa sarebbe stata l’evoluzione naturale per la mia serie animata. Negli anni sono arrivate diverse proposte, ma non erano mai quelle giuste». Merito anche di Brian Young, lo sceneggiatore della serie e già famoso per aver scritto la sceneggiatura di una serie tv cult come The Vampire Diaries: «E’ uno sceneggiatore di grande professionalità – prosegue Straffi – ha trovato il taglio ideale… diciamo che ho aspettato ci fosse un genere con le caratteristiche che fossero più giuste possibili, per me». Ne emerge una serie fantasy per un pubblico decisamente più adulto rispetto a quello a cui era destinato il cartone animato.
WINX TORNANO IN LIVE ACTION, STRAFFI: “ALL’EPOCA FU UN’OPERAZIONE CONTROCORRENTE”
Secondo Il Corriere della Sera le nuove Winx sono un mix fra Harry Potter, tra l’altro citato anche dalle cinque fate, e Twilight, dove la magia si intreccia agli amori e all’amicizia. Igninio Striffi ricorda il debutto delle sue fatine 16 anni orsono: «All’epoca l’operazione era molto ambiziosa e ardita: nei cartoni di allora l’universo ruotava attorno ai maschietti. E mi sembrava assurdo. Ho scelto di andare controcorrente, al punto che tante tv non volevano trasmettere la serie, dicendomi: ma i maschi cambieranno subito canale. Abbiamo aperto una strada che era inesplorata e che adesso è un’autostrada. Anzi, adesso mi sembra ci sia un abuso. Sono figure autosufficienti – ha proseguito il papà delle Winx – che non hanno bisogno dei maschi. Abbiamo ribaltato la fiaba tradizionale: qui le ragazze non solo salvano i maschi ma poi se ne fregano delle convenzioni, sono autodeterminate e con una grande personalità». Soddisfatto anche Brian Young, il già citato sopra sceneggiatore del progetto, che parla di show femminista, gang di ragazze forti e molto amiche: «Per uno scrittore questo, unito al fantasy, rappresenta una miniera di storie da cui attingere, un potenziale enorme».